IL CALO DEI RICOVERI E CONTAGI (ANCHE SE IL NUMERO DI VITTIME RIMANE ALTO) PORTA A UN ALLENTAMENTO DELLE RESTRIZIONI: LE QUARANTENE PER I NON VACCINATI CHE HANNO AVUTO UN CONTATTO CON UN POSITIVO, SCENDONO A 5 GIORNI, A UN'AUTOSORVEGLIANZA DI 5 GIORN PER CHI È DOTATO DI GREEN PASS RAFFORZATO E DA DOMANI PER MANDARE IN DAD UNA CLASSE DI NIDO O DI UNA MATERNA DOVRANNO ESSERCI 5 CASI POSITIVI...

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tamponi

Flavia Amabile per “la Stampa”

 

Piegata anche la quarta ondata di Covid. Negli ultimi giorni il calo sembra ormai costante nei ricoveri e nei contagi. Ieri si sono registrati 385 ricoverati in meno rispetto al giorno precedente, 93 mila nuovi contagi e 182 mila guariti. Restano ancora tanti, invece, i decessi. Sono stati 375. E cala lentamente anche il tasso di tamponi positivi, ieri l'11% di quelli processati. L'effetto del nuovo scenario porta a un allentamento delle restrizioni. 

tampone fai da te 7

 

Le quarantene per i non vaccinati che abbiano avuto un contatto a rischio con un positivo, scendono da 10 a 5 giorni. Chi è dotato di Green Pass rafforzato non è sottoposto a quarantena ma solo a un'autosorveglianza di 5 giorni, durante i quali è tenuto a indossare la mascherina ffp2 e a effettuare un tampone se ci si trova davanti a dei sintomi. Misure meno restrittive anche a scuola. 

 

dad 1

Da domani per mandare in Dad una classe di nido o di una materna dovranno esserci 5 casi positivi, alla primaria chi non è vaccinato farà lezione a distanza solo con 5 casi positivi tra i compagni, mentre chi ha il Green Pass rafforzato seguirà le lezioni a scuola, in regime di autosorveglianza. Nella scuola secondaria, andranno a distanza solo i non vaccinati, per 5 giorni, a partire dal secondo caso di contagio. Sta iniziando una fase diversa, insomma. 

 

TERZA DOSE VACCINI

Il calo nei ricoveri si accompagna a un miglioramento dell'indice Rt, ormai sotto 1 in tutte le rilevazioni. «È probabile che in primavera e in estate avremo un lungo periodo di tranquillità, anche se resta il punto interrogativo dei contagi», ha annunciato Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica dell'Università di Milano. «Il numero dei casi positivi scenderà soprattutto fra la seconda metà di febbraio e metà marzo, anche se resta l'incognita dell'arrivo della sotto-variante BA.2 della Omicron». 

 

hub vaccinale 11

Sul fronte vaccini, la campagna procede, supera le 130 milioni di dosi somministrate e sono oltre 50 milioni le persone ad aver ricevuto almeno una dose o guarite da non più di 6 mesi. Nella fascia 5-11 anni, un bambino su tre ha almeno iniziato il ciclo anti-Covid, mentre il 12% è già dotato di Green Pass rafforzato perché guarito negli ultimi 6 mesi. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità il tasso di mortalità per i non vaccinati è superiore di 25 volte a quello degli immunizzati con il richiamo. 

 

terapia intensiva covid

Inoltre i non vaccinati, nel caso in cui contraggano il virus, rischiano 10 volte in più di essere ricoverati e 27 di finire in terapia intensiva. Sono cifre che offrono margini di ottimismo in un Paese come l'Italia dove il tasso di vaccinazione è molto elevato ma preoccupa il dato quotidiano dei morti che resta alto. 

 

Si moltiplicano le richieste per un calcolo differente che registri in maniera più precisa chi è morto per effetto del Covid. Una distinzione che le Regioni e numerosi esperti hanno chiesto anche sul fronte dei contagi. In attesa che il ministero della Salute decida se e come inserire la distinzione nel bollettino, le Regioni hanno iniziato a fare da sole. 

terapia intensiva covid 1

 

Alle note in calce del bollettino di ieri, ad esempio, la Liguria segnalava che un ricoverato su 3 sarebbe stato da escludere perché si trova in ospedale per tutt' altri motivi: «Nel flusso informativo degli ospedalizzati in Area Medica e Terapia Intensiva - si legge nella nota della Regione - sono conteggiati tutti i pazienti Sars-Cov2 positivi ricoverati sia per patologia Covid-19 correlata sia per altre cause; inoltre i pazienti attualmente ospedalizzati per patologia non Covid-19 correlata ammontano a circa il 30% del totale degli ospedalizzati positivi per Sars-Cov2». 

Andrea Pizzini e la terapia intensiva di bolzano

 

Anche l'Umbria inizia a censire con più precisione i propri ricoverati: «Otto dei ricoveri non UTI - scrive la Regione in un'altra nota - appartengono ai codici disciplina di Ostetricia & Ginecologia e Pediatria; inoltre 11 dei ricoveri non UTI appartengono ad altri codici disciplina».