CAOS ALLA FONDAZIONE CRT: ANNA MARIA POGGI È STATA NOMINATA PRESIDENTE CONTRO L’INDICAZIONE DI GIORGETTI – IL CONSIGLIO DI INDIRIZZO HA UFFICILIZATO LA NOMINA AL TERMINE DEL PERIODO DI PROROGA DI 15 GIORNI CONCESSO DAL TESORO. IERI IL MINISTRO LEGHISTA AVEVA DETTO: “L’EVOLUZIONE DELLA SITUAZIONE POTREBBE ANCHE SUGGERIRE UNA NUOVA PROROGA” – IL COMMISSARIAMENTO NON È ANCORA ESCLUSO: GLI ISPETTORI INVIATI DAL MEF CONTINUANO A SVOLGERE IL LAVORO DI CONTROLLO…
-Estratto dell’articolo di Claudia Luise per www.lastampa.it
La giurista Anna Maria Poggi è stata ufficialmente eletta presidente della Fondazione Crt. L'ha nominata il consiglio di indirizzo che si è riunito oggi al termine del periodo di proroga di quindici giorni concesso dal Ministero dell'Economia e della Finanza. Fabrizio Palenzona si è dimesso il 23 aprile e il nuovo presidente avrebbe dovuto essere nominato, in base allo Statuto della Fondazione, entro un mese, ma il consiglio ha chiesto un prolungamento dei tempi, così come suggerito dallo stesso Mef e indicato dal collegio sindacale.
Se non si fosse votato oggi si sarebbe violato lo statuto e non si sarebbe potuto evitare il commissariamento. Il cdi, quindi, ha deciso di percorrere una strada diversa rispetto a quella suggerita dal ministro Giorgetti che ieri aveva detto: «L’evoluzione della situazione potrebbe anche suggerire una proroga, consigliarla». […]
Già ieri sera si era profilata questa decisione perché non era stata richiesta questa dilazione. Oggi il verdetto, nonostante gli ispettori inviati dal Tesoro continuino a svolgere il proprio lavoro di controllo e rappresentino un passo deciso verso il commissariamento.
Poggi è il nome su cui avevano trovato convergenza pure le istituzioni. Cattolica, professoressa di giurisprudenza all'Università degli Studi di Torino, è considerata vicina al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo ma con ottimi rapporti anche con il centro destra che guida la Regione Piemonte.
La presidente era stata indicata all'unanimità già il 14 maggio dai 22 nuovi consiglieri d'indirizzo. Ma oggi, i voti che ha ricevuto sono meno. Si sarebbe fermata a 13 voti su 15 votanti dei 21 consiglieri rimasti dopo le dimissioni di Gianluca Gaidano (uno degli indagati nell'ambito dell'inchiesta torinese). Due le schede bianche. Come previsto alla vigilia, gli altri quattro consiglieri che hanno ricevuto l'avviso di garanzia (Paolo Garbarino, Michele Rosboch, Davide Franco ed Elisabetta Mazzola) non hanno preso parte al voto. Due gli assenti.
La giurista (era anche l’unica candidata alla presidenza del Dipartimento di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino ma poi ha rinunciato), è considerata una esperta del mondo delle fondazioni visto che era anche nel comitato di gestione della Compagnia di San Paolo.