CARRAMBA CHE PIAZZA! - DOPO LA SPINTA DI VLADIMIR LUXURIA DURANTE IL PRIDE DI ROMA, ROBERTO GUALTIERI HA ANNUNCIATO CHE POTREBBE INTITOLARE UNA PIAZZA A RAFFAELLA CARRÀ - LA PRIMA CITTÀ A FARLO È STATA MADRID, DOVE LA GIUNTA HA APPROVATO LA PROPOSTA DI CAMBIARE IL NOME DELL'ATTUALE PLAZA DEL OLIVO A PLAZA RAFFAELLA CARRÀ - LUXURIA: "SAREBBE BELLO AVERE UNA RISPOSTA ENTRO IL…"
-Marina de Ghantuz Cubbe per “la Repubblica - Edizione Roma”
La notizia che a Madrid ci sarà la prima piazza intitolata a Raffaella Carrà ha messo sull'attenti i sostenitori della regina della tv italiana amatissima anche in Spagna e ora anche il Campidoglio guidato da Roberto Gualtieri vuole avviare prima possibile l'iter.
Subito dopo la scomparsa dell'artista avvenuta il 5 luglio scorso, la giunta comunale di Madrid aveva approvato la proposta di intitolare una piazza a Raffaella Carrà e sui social, tra le pagine a lei dedicate, l'iniziativa era stata commentata con gioia ma anche rammarico: «L'Italia perde ancora una volta l'occasione di omaggiare per prima la sua più grande artista».
Ora la proposta spagnola diventa realtà: il prossimo 6 luglio, durante las fiestas del Orgullo 2022, il Pride che si terrà nella capitale spagnola, l'attuale Plaza del Olivo diventerà Plaza Raffaella Carrà. Un'icona internazionale della comunità Lgbtq+ a cui è stato dedicato il Roma Pride.
Proprio durante la grande festa per i diritti tenutasi nella Capitale, l'attivista ed ex deputata Vladimir Luxuria si è avvicinata al sindaco Gualtieri chiedendo proprio di impegnarsi per l'intitolazione di una strada all'artista: «Madrid le intitolerà una piazza. Se lo fa Madrid, perché non lo può fare anche Roma?» . Il primo cittadino ha risposto «ci stiamo pensando», aprendo alla possibilità che l'iter venga avviato prima possibile.
«Sarebbe bello avere una risposta entro il 18 giugno, giorno del compleanno di Raffaella Carrà» , ha aggiunto Luxuria. Date a parte, l'assessore alla Cultura Miguel Gotor che presiede la commissione Toponomastica, non ha dubbi: «Stiamo parlando di una personalità dell'arte e della cultura italiana tale che, se e quando arriverà l'istanza, sarà certamente valutata dalla commissione ».
Che ha un potere consultivo e può avviare l'iter amministrativo una volta che il sindaco, i consiglieri ma anche i cittadini inoltrano la richiesta e questa viene messa in calendario.
L'istanza si può inoltrare anche se non sono ancora passati 10 anni dalla scomparsa dell'artista: un tempo che di regola deve trascorrere onde evitare di prendere decisioni e dedicare luoghi sull'onda emotiva del lutto, salvo poi pentirsene.
Dopo la morte di una personalità nota, infatti, possono emergere fatti che la riguardano tali da non renderla più meritevole di una strada a suo nome. Questa ratio alla base della norma, commentano dal Campidoglio, non riguarda di certo Raffaella Carrà (lo stesso dicasi per l'attore Gigi Proietti scomparso il 2 novembre 2020 o per il Maestro Ennio Morricone).
La soluzione c'è: una volta arrivata la domanda, a cui il Comune deve obbligatoriamente rispondere, si può procedere in deroga chiedendo al prefetto l'autorizzazione ad anticipare i tempi.
Così, anche se l'iter amministrativo deve ancora essere incardinato, nessuno in Comune ha dubbi sul fatto che anche a Roma ci sarà una strada intitolata all'artista. Ai fan e agli ammiratori della Carrà (con ruoli istituzionali o meno), e a chi desidera che ciò avvenga il prima possibile, non resta che farsi sotto con le richieste.