CARRELLO INFERNALE - ORMAI FARE LA SPESA È DIVENTATO UN SALASSO PER GLI ITALIANI, VISTO CHE L'INFLAZIONE A MAGGIO HA RAGGIUNTO IL 6,8%: PER TROVARE UN RINCARO PIÙ ALTO BISOGNA TORNARE INDIETRO AL 1986 - A VOLARE SONO I PREZZI DI ENERGIA E BENI ALIMENTARI: LA MAZZATA VA DAI 2.300 EURO AI 2.700 EURO L'ANNO PER UNA COPPIA CON DUE FIGLI - LA DISCESA INIZIERA' SOLO NEL 2023...

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Giu. Bal. per “La Stampa

 

rincari carrello della spesa

Il carrello della spesa non aumentava tanto dal 1986, quando alla presidenza del Consiglio c'era Bettino Craxi e la nazionale di calcio si preparava ai mondiali del Messico, con Enzo Bearzot in panchina.

 

Allora, il rincaro arrivò al 7,2%, oggi si ferma al 6,7% (dal 5,7% di aprile). Abbastanza per mettere in crisi imprese e famiglie. Anche perché come nota l'Istat comunicando il dato definitivo sull'inflazione di maggio, i prezzi aumentano dello 0,8% su base mensile del 6,8% su base annua. Una pressione frutto del combinato disposto tra la bolletta e gli alimentari.

 

Una stretta che rischia di proseguire per tutta l'estate, almeno secondo l'Ufficio studi di Confcommercio: «Non si dovrebbero osservare significative discese» e, dunque, «sono confermati i rischi per un'inflazione al 7% circa per l'anno in corso».

 

ignazio visco mario draghi

D'altra parte lo stesso governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha detto che la discesa inizierà solo dal 2023.

 

Nel frattempo, i continui rialzi si traducono in una nuova stangata per le famiglie: l'Unione nazionale consumatori e il Codacons calcolano un salasso che va dai 2.300 euro ai 2.700 euro l'anno per una coppia con due figli, con un picco oltre i 3mila euro annui in Trentino Alto Adige.

 

Più in dettaglio, l'aumento su base annua si deve ai prezzi di diverse tipologie di prodotto e in particolare dei Beni energetici (+42,6%) ma anche dei Beni alimentari (+7,1%), soprattutto di quelli lavorati (+6,6%).

 

carrello spesa

Pertanto, l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera a +3,2% e quella al netto dei soli energetici a +3,6%. E così, l'inflazione acquisita per il 2022, ovvero quella che si avrebbe con una variazione nulla nella restante parte dell'anno, è pari a +5,7%.

 

E per questo il segretario della Cgil, Maurizio Landini, è tornato a dire che «c'è bisogno di una riforma fiscale degna di questo nome, visto che più dell'85% delle persone, pensionati e lavoratori, ha un reddito inferiore ai 30mila euro. Non servono 200 euro, è un primo passo, ma le bollette e l'inflazione hanno già determinato quasi una mensilità, che è partita».