IL CASO DEL PALLONE-SPIA CINESE È PIÙ GROSSO DI QUELLO CHE SEMBRA – DA PECHINO PROMETTONO VENDETTA DOPO L’ABBATTIMENTO DEL VELIVOLO, E ACCUSANO GLI STATI UNITI DI AVER DATO UNA RISPOSTA SPROPORZIONATA. MA ALLORA SONO LORO STESSI A ESAGERARE, VISTO IL CASINO CHE STANNO FACENDO, ARRIVANDO A MINACCIARE DI ABBATTERE AEREI E DRONI AMERICANI CHE OPERANO INTORNO ALLA CINA – LA TENSIONE SUL MAR CINESE ORIENTALE È SEMPRE PIÙ ALTA: WASHINGTON STA PENSANDO DI SCHIERARE I SUOI MISSILI IN GIAPPONE…
Estratto dell’articolo di Gaia Cesare per “il Giornale”
Occhio per occhio. È questo il senso della risposta di Pechino, dopo l’abbattimento da parte americana del pallone-spia cinese. […] Pechino continua a sostenere che si trattasse di uno strumento per le rilevazioni meteorologiche, a uso civile. Per «l’errore» rimuove dal suo incarico il capo del servizio meteorologico nazionale, Zhuang Guotai, ma alla fine annuncia la politica dell’occhio per occhio, dente per dente: «Esprimiamo solenne protesta contro la mossa degli Stati Uniti e ci riserviamo il diritto di utilizzare i mezzi necessari per affrontare situazioni simili», dice il portavoce del ministero della Difesa, Tan Kefei, che accusa gli Stati Uniti di aver dato una risposta sproporzionata al caso […].
Cosa potrebbe succedere dunque ora? I rischi li paventa Lu Xiang, esperto di Studi americani dell’Accademia cinese delle scienze sociali (Cass), think tank governativo, che ha parlato al Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, ricordando quanti aerei statunitensi, con scopi civili o militari, operano intorno alla Cina, che non a caso ha usato il termine «dirigibile»: «Se gli Stati Uniti non distinguono tra velivoli a scopo civile o militare, allora hanno creato un pessimo precedente». […]
Navi e sommozzatori della Marina statunitense e della Guardia Costiera intanto sono al lavoro per localizzare e portare a terra i rottami del «balloon», un’operazione che potrebbe richiedere alcuni giorni.
Secondo fonti vicine all’inchiesta, i resti saranno portati in un laboratorio dell’Fbi a Quantico, in Virginia, per essere analizzati dagli esperti delle agenzie di intelligence. Per assicurarsi che l’abbattimento avvenisse sull’oceano, e non ci fossero rischi per i civili, Biden ha voluto aspettare una settimana dal primo avvistamento del pallone, prima di dare l’ordine di buttarlo giù.
[…] Che la situazione sia sempre più tesa lo confermano indiscrezioni del quotidiano giapponese Sankei. Secondo fonti del giornale, Washington ha ipotizzato di schierare missili a medio e lungo raggio in Giappone per rafforzare le difese contro la Cina nel Mar Cinese orientale e meridionale. Un’escalation che farebbe il paio con i timori dell’ex vice-assistente del segretario alla Difesa Usa per l’Asia dell’est, Heino Klink, convinto che la Cina voglia usare l’abbattimento del pallone-spia per giustificare incursioni nello spazio aereo di Taiwan, vero nodo del contendere nel Pacifico.