CHE BOTTA! BRUTTA CADUTA PER IL VISAGISTA DELLE DIVE DIEGO DALLA PALMA: “SDRAIATO SU UNA BARELLA IN OSPEDALE, HO CAPITO QUANTO LA VITA SIA PRECARIA. GIA’ MI IMMAGINAVO PARALIZZATO PER IL RESTO DEI MIEI GIORNI” - IL 5 DICEMBRE DALLA PALMA SARÀ UGUALMENTE SUL PALCO DEL TEATRO MANZONI DI MILANO PER PORTARE IN SCENA LA SUA PRIMA OPERA TEATRALE: “ANCHE SE ACCIACCATO E CON QUALCHE EMATOMA FASTIDIOSO, CI SARÒ. PER LA TRAGEDIA DEFINITIVA ABBIATE ANCORA UN PO’ DI PAZIENZA..."
-Estratto da ilfattoquotidiano.it
Una caduta così brutta da aver immaginato di restare “immobilizzato per il resto della vita”. A raccontarlo è il protagonista di questa disavventura, Diego Dalla Palma, che attraverso il suo profilo Instagram ha rivelato cosa gli è accaduto ieri a Milano, postando una drammatica foto dal pronto soccorso del Policlinico dov’è stato trasportato con un’ambulanza.
“Lo vedete, che ho ragione? Avevo scritto, se ricordate, che devo sempre pagare un prezzo a ogni mia gioia. A ogni mia conquista. Nelle scorse ore sono caduto, a schiena indietro, scivolando sul pavé, proprio sotto le Colonne di San Lorenzo, a Milano. Le belle scarpe che vedete, purtroppo, mi hanno fatto da scivolo e … bam, giù a terra”, ha scritto il make-up artist italiano di fama globale.
“Mercoledì scorso sorridente col cappotto rosso; poi riflessivo su ciò che significa il successo (come avvertissi qualcosa di sinistro); e infine sdraiato su una portantina, in ospedale. Sono ammaccato, dolorante, un po’ scioccato ma nient’altro. A conti fatti, è andata bene. Dovrò riposare qualche giorno per affrontare una serie di impegni già presi”, ha aggiunto Dalla Palma, confermando che il 5 dicembre sarà ugualmente sul palco del Teatro Manzoni di Milano per portare in scena Bellezza imperfetta – fra vacche e stelle, la sua prima opera teatrale.
“Comunque, anche se provato, acciaccato e con qualche ematoma fastidioso, ci sarò. Male che vada cercherò di stare con voi, se potrete spostare i vostri impegni, nella sola serata del 5. Comunque, si vedrà: per fortuna, non temo il dolore fisico. Tranquillizzo coloro che mi amano e potrebbero preoccuparsi: sorrido al destino”. Poi ha aggiunto una chiosa ironica: “Saluto anche chi non mi ama, trasmettendogli un pacato pensiero: per la tragedia definitiva abbiate ancora un po’ di pazienza. Sorridete anche voi al destino! Al vostro, intendo”
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