CHE FINE HA FATTO IL CAPO DEGLI 007 UCRAINI? KYRYLO BUDANOV NON APPARE IN PUBBLICO DA VENTI GIORNI. PER I MEDIA RUSSI È IN COMA, IN FIN DI VITA, IN SEGUITO A UN ATTACCO MISSILISTICO SU KIEV. E ORA SAREBBE RICOVERATO A BERLINO – IL GOVERNO UCRAINO SMENTISCE. MA NON FORNISCE PROVE DEL FATTO CHE IL GENERALE STIA BENE – BUDANOV È L’IDEATORE DEL CAMION-BOMBA SUL PONTE DI KERCH E L’ORGANIZZATORE DEI SABOTAGGI DI QUESTI MESI IN TERRITORIO RUSSO...

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Estratto dell’articolo di Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”

 

Kyrylo Budanov

Di sicuro, c’è solo che non lo si vede più. E che s’ostina a non comparire, adesso che tutti si chiedono se sia ancora vivo. Che fine ha fatto Kyrylo Budanov? A leggere i social russi, il numero uno dei servizi segreti ucraini è in fin di vita.

 

Ad ascoltare i vertici di Kiev, che in tre settimane ne hanno già smentito quattro volte la morte, sta bene. A dar retta a una fonte diplomatica a Kiev, le chiacchiere stanno a zero: il capo degli 007 sarebbe stato visto in un incontro ufficioso degli ambasciatori europei col ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

 

kyrylo budanov 2

[…]  Di sicuro, c’è un’altra certezza: che il giallo sulla sorte di Budanov sta diventando l’ennesimo caso d’informata disinformazione. Capace di trasformare il verosimile in facsimile e il falso in qualcosa che somiglia al vero.

 

I fatti. Il 29 maggio scorso, c’è un pesante attacco missilistico russo nella capitale. Viene colpito il quartier generale dei servizi militari Gur a Rybalsky, una zona che tutti chiamano «l’isola». Il traffico rimane bloccato a lungo e anche un deputato ucraino, Ilya Kiva, conferma che qualcosa di grave è accaduto.

 

volodymyr zelensky

Proprio quel giorno, nelle stesse ore dell’attacco, Budanov appare in un video: un messaggio generico, per dire solo che «un altro tentativo russo di compiere azioni terroristiche è fallito». In realtà, spiegherà qualche giorno dopo un’agenzia moscovita ultra-putiniana come Ria Novosti , «un missile ha colpito un ufficio di fianco al suo» e Budanov ha subìto un gravissimo trauma cranico.

 

L’ufficiale è in coma profondo, sostengono i russi, ed è stato trasferito con un elicottero in Polonia, alla base militare di Rzeszow. Di qui il ricovero urgente in una clinica di Berlino, a bordo d’un C-21A messo a disposizione dall’aeronautica militare Usa.

 

Kyrylo Budanov

La notizia di Budanov in fin di vita galleggia per qualche giorno. Kiev la smentisce e nessuno sembra prenderla troppo sul serio. Anche perché il governo ucraino pubblica un altro breve e strano video del capo dei servizi ucraini, ripreso in silenzio e immobile

 

[…] I russi però insistono: come rilanciare la storia? La fonte viene «rinforzata» con una citazione più autorevole e in rete comincia a circolare la conferma d’un settimanale tedesco, Stern, che avrebbe trovato più dettagli.

 

Spunta il nome dell’ospedale dove Budanov sarebbe ricoverato in gran segreto e sotto falso nome — il Bundeswehr di Berlino, in Scharnhorstrasse 13 —, con tanto di «bocche cucite delle autorità sanitarie» e «altissimi protocolli di sicurezza». Credibile? Un po’ di più: tanto che la storia viene ripresa da altri media. Peccato che tocchi a Stern precisare di non avere mai pubblicato niente del genere: quello che circola, è un falso articolo.

Kyrylo Budanov

 

[…] Oggi, il silenzio di Kiev sul caso Budanov è comprensibile: da nove anni, il generale è lo stratega della guerra in Donbass, l’ideatore in Crimea del camion-bomba sul ponte di Kerch, l’organizzatore dei sabotaggi di questi mesi in territorio russo. Il Cremlino lo considera «il terrorista ucraino più pericoloso dopo Zelensky» e gl’imputa anche l’uccisione di Darya Dugina, la figlia dell’«ideologo» del putinismo.

 

Ispirato dalle spedizioni punitive del Mossad israeliano, Budanov teorizza la necessità d’«uccidere russi in tutto il mondo»: perdere uno così, per gli ucraini sarebbe un colpo durissimo.

 

KYRYLO BUDANOV

[...] sabato sera, Volodymyr Zelensky ha postato le immagini del Consiglio di guerra nel suo bunker segreto. Vi si vedono i generali Syrsky, Tarnavsky, Shaptala e Zaluzhny (pure lui, era stato dato per morto dai russi), più altri ufficiali «coperti». La didascalia è sibillina: «Non dirò ancora i nomi di questi uomini», scrive. «Tutto a suo tempo. L’avanzata è la cosa più importante. Ciascuno dei nostri soldati, ciascuno dei nostri nuovi passi è la cosa più importante. E c’era Budanov…». C’era Budanov, ma non s’è visto. Perché?

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