CHE GRAN ROTTURA DI NAZI - L'ANPI CHIEDE AL COMUNE DI TRIESTE DI REVOCARE L'AUTORIZZAZIONE AL CONCERTO DI DUE GRUPPI NAZIROCK, GLI "ULTIMA FRONTIERA" E I "GESTA BELLICA", IN OCCASIONE DELL'ANNIVERSARIO DEL RITORNO DELLA CITTÀ ALL'ITALIA - "L’ITALIA CHE ALLA FINE DI OTTOBRE DEL 1954 RITORNÒ A TRIESTE ERA, COME LO È TUTT’ORA, UNA REPUBBLICA NATA DALLA RESISTENZA E DALLA LOTTA CONTRO I FASCISTI E I NAZISTI" - NEL REPERTORIO DEI "GESTA BELLICA", SPICCA UNA CANZONE DEDICATA AL CAPITANO DELLE SS ERICH PRIEBKE, IL BOIA DELLE FOSSE ARDEATINE…
-Estratto dell'articolo di Lp per www.triesteprima.it
Il concerto organizzato da Trieste Pro Patria per sabato 26 ottobre per il 70mo anniversario del ritorno di Trieste all'Italia ospiterà due gruppi musicali nazirock, gli Ultima Frontiera e i vicentini Gesta Bellica. L'Anpi ha chiesto che il Comune revochi lo spazio concesso
TRIESTE
Tra gli eventi previsti […] c'è anche il corteo e il concerto organizzato da Trieste Pro Patria. Fabio Vallon, presidente comitato provinciale Anpi/Vzpi Trieste, con una nota, ha denunciato la cosa: "Il corteo ed il concerto neonazista sono osceni e vanno vietati. L’Italia che alla fine di ottobre del 1954 ritornò a Trieste era, come lo è tutt’ora, una repubblica nata dalla Resistenza e dalla lotta vittoriosa contro i fascisti e i nazisti occupatori. Permettere quindi simili manifestazioni e concerti che inneggiano a criminali nazisti con contenuti antisemiti, vedasi il testo del brano Erich, inneggiante a Priebke dove si afferma, tra le altre oscenità, “Ministri compiacenti, servi dei rabbini” è un’offesa al Paese e a Trieste stessa, città medaglia d’oro".
Il brano a cui si riferisce Vallon è del gruppo Ultima Frontiera, presente al concerto con i Gesta Bellica, […] Nel testo della canzone il ritornello "E per le strade tu sentirai un grido di libertà! Erich Priebke libero, Erich Priebke libero, Erich Priebke libero, libero!" è un chiaro riferimento a sentimenti neonazisti del gruppo.
"Se, come appare dalle notizie, il concerto nazista si terrà presso l’ippodromo che è di proprietà del Comune di Trieste, chiediamo - conclude Vallon - con forza che l’amministrazione comunale non conceda o revochi lo spazio e di conseguenza eviti a Trieste e ai triestini questa vergogna". […]