CHE MAXXI PASTICCIO – SLITTA ANCORA LA CONVOCAZIONE DEL CDA DELLA FONDAZIONE MAXXI CHE DEVE INDICARE CHI RICOPRIRA’ PRO TEMPORE IL RUOLO DI PRESIDENTE AL POSTO DEL NEOMINISTRO ALESSANDRO GIULI – AL MOMENTO IL MUSEO È SENZA GUIDA PERCHÉ MANCA UN VICEPRESIDENTE CHE PRENDA LA REGGENZA – COME DAGO-DIXIT, L'ODONTAIATRA RAFFAELLA DOCIMO RINUNCIA ALL'INCARICO E IL POSTO DOVREBBE ANDARE ALLA GIORNALISTA EMANUELA BRUNI, CHE HA CURATO LA RASSEGNA A FRASCATI “LIBRI IN OSTERIA”…

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ALESSANDRO GIULI MAXXI

(ANSA) - Slitta ancora la convocazione del cda della Fondazione Maxxi per l'indicazione del nome che andrà a ricoprire il ruolo di presidente dopo che Alessandro Giuli è stato nominato ministro della Cultura. La riunione dell'organismo è necessaria per garantire l'operatività del museo anche perché con l'attuale governance della fondazione non si è proceduto con la nomina di un vicepresidente, casella che per Statuto è indicata come quella preposta a subentrare al presidente.

 

In questo caso, sempre lo Statuto prevede che le funzioni della presidenza vengano assolte dal componente più anziano della Fondazione, profilo che dovrebbe corrispondere a quello del secondo più anziano, Emanuela Bruni, se fosse confermata l'intenzione di Raffaella Docimo a cui spetterebbe per anagrafe, di rinunciare alla nomina.

 

emanuela bruni

Il ministro potrebbe, però, decidere anche di procedere direttamente alla nomina del suo successore. In ogni caso c'è una certa fretta. L'attività del museo è ampiamente programmata per i prossimi mesi e l' operatività è garantita dall'organizzazione guidata dal segretario generale e dai direttori del Museo: il direttore artistico Francesco Stocchi, ultimissimo ad essere nominato e dalla direttrice del dipartimento Architettura e Design contemporaneo, Lorenza Baroncelli. Lo Statuto prevede però che "gli incarichi di direttore artistico e segretario generale... cessano in ogni caso automaticamente al momento della cessazione del presidente".

 

GENNARO SANGIULIANO RAFFAELLA DOCIMO

Se la norma non dovesse essere superata dalla preminente vigenza dei contratti firmati dai direttori, interpretazione data come autentica dagli uffici del museo, anche l'operatività del museo potrebbe essere paralizzata. (ANSA).

raffaella docimo giorgia meloni