CHE PIZZA ST'AMBIENTALISMO SCEMO! - LA CITTÀ DI NEW YORK VUOLE ABOLIRE I FORNI A LEGNA DELLE PIZZERIE PER RIDURRE LE EMISSIONI E SCATTA LA PROTESTA DEI PIZZAIOLI - LA NORMA ANDREBBE A COLPIRE CIRCA 100 LOCALI, COSTRETTI A INSTALLARE COSTOSI IMPIANTI DI FILTRAGGIO O CAMBIARE I PROPRI FORNI - ELON MUSK SI SCHIERA A FAVORE DEI PIZZAIOLI: "È UN’ASSOLUTA STUPIDAGGINE. NON FARÀ ALCUNA DIFFERENZA PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO…"

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Estratto dell'articolo di Giovanni Ruggiero per www.open.online

 

La proposta di legge del dipartimento per la protezione ambientale di New York di mettere al bando i forni a legna delle pizzerie secondo Elon Musk è «un’assoluta stupidaggine». La proposta prevede che i locali riducano le proprie emissioni di carbonio fino al 75%, […]

 

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Secondo il miliardario, però, il buon proposito ambientalista del dipartimento per la protezione ambientale «non farà alcuna differenza per il cambiamento climatico». Ma per i titolari delle pizzerie di certo sì, visto che dovrebbero essere costretti a installare costosi impianti di filtraggio o cambiare radicalmente i propri forni.

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«Tutti i newyorkesi meritano di respirare aria sana», ha detto il portavoce del dipartimento per la protezione ambientale, Ted Timbers, in difesa della proposta. «Le stufe a legna e a carbone sono tra i maggiori contributori di inquinanti nocivi nei quartieri con scarsa qualità dell’aria – ha detto il portavoce – Questa regola di buon senso, sviluppata con ristoranti e gruppi di giustizia ambientale, richiede una revisione professionale della fattibilità dell’installazione di controlli delle emissioni».

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Al New York Post un funzionario comunale ha spiegato che sarebbero interessate al provvedimento meno di 100 pizzerie. Ma un ristoratore che è voluto rimanere anonimo ha svelato che sarebbe in corso una trattativa con il Comune per trovare un modo di graziare le pizzerie con i forni a legna. Il rischio secondo il pizzaiolo è innanzitutto di andare incontro a spese pesanti, senza parlare poi di quanto potrà risentire il prodotto finale: «Questa norma ci costerò una fortuna – ha detto il ristoratore – per non parlare del fatto che rovinerebbe il gusto della pizza, distruggendo totalmente il prodotto».