CHE SÒLA ESSERE SOLI - LA SOLITUDINE METTE A REPENTAGLIO LA SALUTE DEGLI OVER-65, CONTRIBUENDO ALLA DIMINUZIONE DELLA QUALITÀ DELLA VITA E DEL SONNO, ALLO SVILUPPO DI STRESS E DEPRESSIONE – SECONDO IL REPORT DELLA FONDAZIONE VISENTINI, LA SALUTE MENTALE DEGLI ANZIANI SOLI È A RISCHIO E, VISTO CHE SI FANNO MENO FIGLI, SI VA INCONTRO A UN’EMERGENZA VISTO CHE…
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(ANSA) - La solitudine mette a repentaglio la salute degli over-65, contribuendo alla diminuzione della qualità della vita, alla qualità del sonno, allo sviluppo di stress e depressione. È il dato che emerge dal Report sull'Indice di Vicinanza alla Salute realizzato dall'Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini.
Secondo il rapporto, che ha analizzato diversi ambiti del legame tra salute e anziani, le preoccupazioni maggiori arrivano proprio dall'isolamento. L'indicatore analizzato dai ricercatori relativo a "Individuo e relazioni sociali", riporta infatti un valore di soli 66 punti, rispetto ai 101 della popolazione generale. Va male anche l'andamento della salute mentale in cui gli anziani ottengono solo 53 punti, rispetto ai 100 rilevati nel 2017.
Secondo l'analisi i più anziani riferiscono sintomi di depressione, scarsa soddisfazione per la propria vita e per il tempo libero. "L'isolamento degli over 65 dovrebbe essere considerato un fattore di rischio sanitario", sottolinea Duilio Carusi, coordinatore dell'Osservatorio e adjunct professor alla Luiss Business School. "L'Istat l'ha definita una nuova emergenza sociale già nel 2020, quando identificava come persone sole il 40% degli over 74.
Eppure, è un problema ancora poco considerato, opaco, se non invisibile E i più soli spesso sembrano essere gli anziani autosufficienti che non sono seguiti quotidianamente", conclude.