CHE SUCCEDE DAVVERO A BAKHMUT? – PRIGOZHIN, IL CAPO DELLA WAGNER, ANNUNCIA CHE I SUOI MERCENARI HANNO PRESO "IL PIENO CONTROLLO" DELLA CITTÀ UCRAINA, PRORPIO MENTRE ZELENSKY È AL G7 A HIROSHIMA – REPLICA DI KIEV: “È FALSO, LE NOSTRE TRUPPE COMBATTONO E MANTENGONO LA DIFESA NELL'AREA" – IL “CUOCO DIN PUTIN” HA ANCHE LANCIATO UN NUOVO ATTACCO AL MINISTERO DELLA DIFESA DI MOSCA: “ABBIAMO COMBATTUTO NON SOLO L'ESERCITO UCRAINO QUI, MA ANCHE LA BUROCRAZIA RUSSA”
-Estratto dell’articolo da www.ansa.it
Dopo giorni di rivendicazioni di avanzate ucraine, il capo dei Wagner sorprende tutti e annuncia che i suoi mercenari hanno preso "il pieno controllo" della città di Bakhmut, calando l'asso della vittoria sul campo mentre Zelensky è riunito col G7 a Hiroshima. Ma gli ucraini negano la caduta della città: l'annuncio "è falso", ha immediatamente commentato il portavoce delle forze orientali ucraine Serhiy Cherevaty.
"Le nostre truppe mantengono la difesa nell'area (del distretto) di Litak" e "ora, i nostri difensori controllano alcune strutture industriali e infrastrutturali di quest'area e del settore privato", secondo la viceministra della Difesa Hanna Malyar, che riconosce tuttavia una "situazione critica" a Bakhmut.
L'annuncio di Prigozhin non lascia spazio a interpretazioni: "Oggi, 20 maggio, intorno a mezzogiorno, Bakhmut è stata presa nella sua interezza", ha detto in un video in cui tiene la bandiera russa circondato dai suoi combattenti. "Entro il 25 maggio creeremo le necessarie linee di difesa e la consegneremo ai militari" dell'esercito russo, ha aggiunto, con il suono dell'artiglieria a far da sfondo alle sue dichiarazioni.
"L'operazione - il tritacarne Bakhmut - è durata 224 giorni", ha detto Prigozhin in mimetica, prima di lanciarsi in un nuovo attacco contro la leadership militare russa. "Abbiamo combattuto non solo l'esercito ucraino qui, abbiamo combattuto la burocrazia russa", ha affermato, sostenendo che le perdite dei suoi mercenari sono state "cinque volte superiori" a causa delle scelte della Difesa russa, incolpando il ministro Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov per aver trasformato l'offensiva nel "loro divertimento". "Un giorno nella storia pagheranno per le loro azioni".
Al netto delle solite polemiche interne agli invasori, l'annuncio di certo arriva inaspettato, dopo giorni di rivendicazioni ucraine di avanzate a Bakhmut e dintorni. La città è teatro della battaglia più lunga e sanguinosa dell'invasione. Si ritiene che sia Mosca sia Kiev abbiano subito ingenti perdite per tenere la città, che fornisce importanti collegamenti stradali con altre parti della regione di Donetsk: a est fino al confine con Luhansk, a nord-ovest con Sloviansk ea sud-ovest con Kostiantynivka.
Ma una sua conquista avrebbe più che altro un alto valore simbolico: se confermata, sarebbe infatti una vittoria per la Russia digiuna da tempo di un risultato tangibile sul campo. E di certo non sarebbe di buon auspicio in vista del lancio della tanto attesa controffensiva di Kiev. Al momento non ci sono conferme indipendenti della rivendicazione dei Wagner, mentre Kiev continua a negare la conquista russa della città mineraria. […]