CHI HA PAURA DEGLI URLETTI SEXY DELLE NUOVE DIVETTE DELLA MUSICA? - TRA VOCALIZZI SENSUALI E AMMICCAMENTI SESSUALI ESPLICITI, LE NUOVE STELLINE PUNTANO MOLTO SU TETTE E CULO: ARIANA GRANDE SEMBRA IN PREDA A UN ORGASMO IN “RAIN ON ME” CON LADY GAGA, DOJA CAT HA FATTO INCETTA DI LIKE PER IL VIDEO DI “JUICY” (E NON È PER LA VOCE), E NICKI MINAJ SPERA CHE LE SUE CHIAPPE CONTINUINO A REGGERE ALLE PUNTURINE – MA NON PARLATE DI MERCIFICAZIONE DELLA DONNA PERCHÉ SI INCAZZANO… - VIDEO
-Mattia Marzi per "Il Messaggero"
Tra urletti sexy e gemiti decisamente imbarazzanti, la voce di Ariana Grande con Rain on me sul pianeta Terra la si sente praticamente ovunque: il suo duetto con Lady Gaga ha totalizzato finora più di 300 milioni di stream su Spotify e 190 milioni di visualizzazioni su YouTube. Un trionfo. La popstar di Boca Raton - classe 1993 - non è nuova a certe atmosfere: su vocalizzi sensuali e ammiccamenti vari ci ha costruito la carriera sin dai tempi di Problem, una delle sue prime hit (era il 2014 e lei aveva 21 anni).
Se anche la voce di Poker face, Lady Gaga, una che di solito anticipa le tendenze piuttosto che inseguirle, l'ha voluta al suo fianco, allora significa che il sexy-pop - sempre più spesso porno-soft - delle principali stelline del pop-rap internazionale, che sembrano puntare tutto su riferimenti espliciti al sesso (basti guardare i loro videoclip, un trionfo di sederi, seni prorompenti e balli che nulla lasciano all'immaginazione), è ormai un fenomeno ben consolidato. Che avanza ovunque.
I NUMERI I numeri parlano chiaro. E non solo quelli di Ariana Grande, che è la più nota con 18 miliardi di ascolti su Spotify, 16 per le visualizzazioni dei suoi video su YouTube, 220 milioni di followers tra Instagram e TikTok (la popolarità degli artisti, ormai lo sanno tutti, non si misura più in copie vendute). Sotto di lei c'è la coetanea Camila Cabello, nota anche per l'hit Havana, una base salsa e video ambientato nei bassifondi della capitale cubana.
Dopo il successo dello scorso anno con Señorita (il duetto con il fidanzato Shawn Mendes, accompagnato da un video nel quale i due simulavano rapporti sessuali spinti - oltre 1 miliardo di views su YouTube), a dicembre ha pubblicato l'album Romance contenente il singolo My oh my, nel cui testo flirta con un partner: «Stasera la brava ragazza voglio lasciarla a casa», canta con la vocina sexy.
Doja Cat, 24 anni, losangelina di origini sudafricane, ha conquistato le classifiche con hit come Say so e Boss bitch. Chissà se i 2 milioni di mi piace sotto al video di Juicy su YouTube (155 milioni di visualizzazioni) sono per la canzone o per le tette prosperosissime e i lati b della rapper e delle ballerine. Seni esagerati e fondoschiena tondissimi spesso mostrati sui social, mossette e coreografie piccanti. Niente di nuovo, sia chiaro: dagli Anni 80 in poi le dive del pop hanno sempre giocato con il proprio corpo (ricordate il sederone di Jennifer Lopez?
I tabloid britannici sostennero pure che la cantante avesse sottoscritto una polizza da un miliardo di dollari per assicurarlo - ma la notizia fu poi smentita) e hanno continuato a farlo anche in tempi recenti (si pensi a Beyoncé, a Rihanna o alla reginetta delle provocazioni Miley Cyrus, che nel 2013 sul palco degli Mtv Video Music Awards mise via i panni della ragazzina acqua e sapone lanciata dalle serie Disney twerkando sul palco e strusciandosi maliziosamente su Robin Thicke).
DOPPI SENSI Ma se fino a qualche anno fa provocazioni del genere si muovevano sul filo del fraintendimento (la mente va inevitabilmente ai testi ricchi di ambiguità e doppi sensi di Madonna, da Like a Virgin in giù), oggi capita spesso di trovare riferimenti espliciti al sesso nei testi o nelle clip delle stelline del pop-rap internazionale.
Le natiche grandi e tirate a lucido di Nicki Minaj, mostrate nel 2014 nel video della hit Anaconda (allusione elegantissima), hanno ispirato una generazione di cantanti - le ventenni Mulatto e Flo Milli sono solo le ultime arrivate - e che hanno puntato alle vette delle classifiche giocando su luoghi comuni e stereotipi, senza vergognarsi di mostrare tutto, o quasi. Basti guardare l'ultimo video di Cardi B con Megan Thee Stallion: il titolo, Wap, acronimo che sta per Wet ass pussy, è tutto un programma. In due settimane la clip ha raggiunto quota 130 milioni di visualizzazioni su YouTube.
STEREOTIPI Ad essere giudicate per la mercificazione del proprio corpo, però, le protagoniste del pop porno-soft non ci stanno. Rispondendo alle femministe che l'hanno accusata di promuovere un'immagine volgare e machista della donna, la stessa Cardi B ha detto senza esitazioni: «Le benpensanti si mettano di fronte allo specchio e imparino a sfruttare ciò che hanno in mezzo alle gambe».