CHI PARLA E' PERDUTO - DOPO LE POLEMICHE PER I COMMENTI DELL'ATTORE SAM ELLIOT AL FILM DI JANE CAMPION "IL POTERE DEL CANE" ("FILM DI MERDA"), E' FINITA NEL MIRINO ANCHE LA REGISTA PER LA SUA REAZIONE ("SEI UNO STRONZO") - LA CAMPION HA FATTO ANCHE INCAZZARE LE FEMMINISTE IRONIZZANDO POI SULLE SORELLE WILLIAMS ("NON DEVONO COMPETERE CONTRO I MASCHI COME FACCIO IO") ALLA PREMIAZIONE DEI "CRITICS CHOICE AWARDS" - RISULTATO? IL SOLITO: ABIURA, SCUSE E PENTIMENTO...
-1 - GRAZIE AI TABÙ, A HOLLYWOOD CHI PARLA È PERDUTO
Claudia Casiraghi per “La Verità”
«Omofobia», «sessismo», «misoginia». Poi, «manifestazioni di femminismo tossico», «invidia», «vergogna». La ruota delle accuse è girata ancora, investendo colei in difesa della quale si è mossa la prima volta.
L'intellighenzia benpensante, che nelle settimane passate ha preso, sdegnata, le parti di Jane Campion, massacrata da Sam Elliott, si è affannata a scaricare, e pure di fretta, la propria protégé. «Inopportuna», l'ha definita, prendendo le distanze dal commento con il quale la regista neozelandese, osannata per "Il potere del cane", ha festeggiato la vittoria ai Critics choice awards.
«Venus e Serena, siete delle meraviglie, ma non dovete competere con i maschi, come invece devo fare io», ha detto la disgraziata, rivolgendosi alle Williams, in platea perché oggetto del film biografico King Richards. Jane Campion avrebbe voluto strappare un sorriso. Ma sul volto delle tenniste si è allargata, unicamente, un'espressione imbarazzata.
Un ghigno di disgusto, che il Web, tribunale popolare dalla memoria corta, ha deciso di enfatizzare. La neozelandese, data come gran favorita agli imminenti Oscar, è stata messa alla gogna, accusata di aver irriso il palmares delle atlete, di aver dato voce a un livore pericoloso. E tanto è stato detto da costringere la Campion alle pubbliche scuse.
«Ho fatto un commento sconsiderato, paragonando ciò che io faccio nel mondo del cinema a tutto quello che Serena e Venus Williams hanno ottenuto. Non avevo intenzione di svalutare queste due leggendarie donne nere e atlete di livello mondiale. In realtà le sorelle Williams si sono schierate contro gli uomini in campo (e fuori) e hanno entrambe alzato il livello e aperto le porte a quello che è possibile fare alle donne in questo mondo.
L'ultima cosa che vorrei è minimizzare queste donne straordinarie. Adoro Serena e Venus. I loro successi sono titanici e stimolanti. Serena e Venus, mi scuso con voi e vi celebro senza riserve», ha dichiarato la regista, che due settimane fa si è scagliata contro Sam Elliott, reo di aver definito il suo film «una merda». Elliott ha detto di aver trovato fuori luogo "Il potere del cane".
«Cosa ne sa questa donna della Nuova Zelanda - che reputo una regista di talento - del West americano. E perché ha girato il film in Nuova Zelanda dicendo che era Montana? Questa cosa mi ha infastidito», ha commentato l'attore, spiegando come il film sia pieno di «allusioni omosessuali» che poco hanno a che spartire con i cowboy. La Campion è stata impietosa. «Stronzo», ha definito Elliott, togliendoli quella libertà d'espressione che, oggi, lei pure, si è vista negata.
2 - «IL POTERE DELLA CANEA»
La candidata all'Oscar, la regista Jane Campion, nel corso di una cerimonia, vedendo tra il pubblico le sorelle Williams, dee del tennis, si è rivolta a Venus e Serena con queste parole: «Voi avete vinto tanto ma io ho dovuto vedermela con i maschi». Il più che si possa dire è che la battuta non fa ridere.
Invece la regista di «Lezioni di piano» e ora del «Potere del cane» ha suscitato la solita reazione via social: razzista, maschilista, politicamente scorretta e via col solito coro di recriminazioni al limite del ridicolo. Invece di farsi una risata, Jane Campion, per non rovinare la candidatura all'Oscar, è stata costretta alla abiura: «Ho fatto un commento sconsiderato paragonando ciò che faccio nel mondo del cinema a tutto ciò che Serena Williams e Venus Williams hanno ottenuto nella loro carriera», ha detto in una dichiarazione.
E ancora: «Non avevo intenzione di svalutare queste due leggendarie donne nere». Alla Campion suggeriamo il titolo del prossimo film: dopo «Il potere del cane», potrebbe girare «Il potere della canea».