CHI VUOLE LA CANOTTA DI SUPERMARIO? – IERI MATTINA, DRAGHI SI È PRESENTATO ALLA SEDE DELLA COMUNITÀ DI SANT'EGIDIO A OSTIENSE: “HO DELLE COSE DA DARVI. DEGLI ABITI DA UOMO CHE NON METTO PIÙ...” – UNA VISITA DURATA POCHI MINUTI. ORA I VESTITI DELL'EX PREMIER SARANNO DONATI AI BISOGNOSI O VENDUTI AL MERCATINO SOLIDALE ORGANIZZATO DALLA COMUNITÀ – LA DAGO-RIVELAZIONE: MARIOPIO SI È ROTTO IL CAZZO DI PASSARE COME IL CAPRONE ESPIATORIO PER IL FALLIMENTO SUL PNRR…
-LEGGI LA DAGO-RIVELAZIONE SULL'IRRITAZIONE DI MARIO DRAGHI
Estratto dell’articolo di Antonio Bravetti per “La Stampa”
«Ho delle cose da darvi. Degli abiti da uomo che non metto più...». Così Mario Draghi si è presentato ai ragazzi e alle ragazze di Sant'Egidio che raccolgono e riciclano vestiti e oggetti in via del Porto Fluviale, nel quartiere Ostiense, a Roma. L'ex premier, accompagnato dalla scorta, si è presentato alla Città ecosolidale, a due passi dal gazometro, a metà mattinata di ieri. Con sé aveva dei vecchi vestiti, che ora saranno donati o venduti al mercatino che apre al pubblico dal mercoledì al sabato.
Qui è di casa l'elemosiniere di papa Francesco, Konrad Krajewski. Per conto del pontefice dona abiti, oggetti, cibo.
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Draghi, in maglioncino girocollo, è piombato a Ostiense senza preavviso: portava con sé abiti dismessi da donare. Da premier visitò la storica sede della Comunità di Sant'Egidio a Trastevere. In quell'occasione, ancora in pieno Covid, si parlò delle conseguenze sociali della pandemia e dei corridoi umanitari per accogliere i migranti. Stavolta la visita è durata pochi minuti, il tempo di lasciare le buste con i vestiti e complimentarsi con lavoratori e lavoratrici. «Non c'è stato nemmeno il tempo di fare una foto», racconta Marco Sala, uno dei referenti.
La Città ecosolidale «è un grande centro gestito dalla Comunità di Sant'Egidio dove generi e oggetti di ogni tipo (dagli abiti ai mobili, alle coperte, ai vecchi dischi) trovano un nuovo valore nella solidarietà. Ciò che può essere distribuito ai poveri, vicini o lontani, viene stoccato e poi consegnato. Ciò che può essere acquistato come modernariato e vintage viene venduto e il ricavato utilizzato per il sostegno ad attività o iniziative di cooperazione nel Sud del mondo».
La "città" divide il cortile con la storica occupazione dell'ex caserma di via del Porto Fluviale: un'esperienza di coabitazione ventennale che coinvolge 56 nuclei famigliari, provenienti da 13 differenti nazioni. Recentemente il Comune ha approvato un progetto di rigenerazione da 11 milioni di euro. [...]