CHIARA FERRAGNI E' IN DIFFICOLTA' E ALLORA SI AFFIDA A CHI COMANDA DAVVERO, LA MADRE – LA 62ENNE MARINA DI GUARDO, CHE NELLA SUA VITA NON HA MAI RICOPERTO RUOLI MANAGERIALI, DIVENTA UNA SORTA DI DIRETTORE GENERALE DELLA HOLDING "SISTERHOOD" A CUI FA CAPO IL PATRIMONIO DELL’INFLUENCER – TUTTI SI ASPETTAVANO L’ARRIVO DI UN SUPERMANAGER RISTRUTTURATORE, INVECE, FABIO MARIA DAMATO VIENE COMMISSARIATO DA MAMMA FERRAGNI CHE AVRÀ IL POTERE DI ASSUMERE E LICENZIARE PERSONALE, SOTTOSCRIVERE E REVOCARE CONTRATTI E OPERARE SUI CONTI BANCARI…
Estratto dell'articolo di Mario Gerevini per www.corriere.it
La mamma di Chiara Ferragni va in soccorso della figlia ed entra nella gestione del gruppo con ampi poteri. Un pacchetto di ampie deleghe le è stato attribuito formalmente, con un atto notarile, alla fine della scorsa settimana.
Marina Di Guardo (62 anni) che fino ad oggi non aveva ruoli manageriali, diventa una sorta di direttore generale della holding Sisterhood a cui fa capo il patrimonio della trentasettenne influencer milanese, ovvero gli immobili (a partire dal superattico) e le società operative Fenice e Tbs.
Qualcuno si aspettava l’arrivo del cavaliere bianco sotto forma di un supermanager ristrutturatore e invece ecco la mamma nel momento più buio dopo la separazione dei Ferragnez (a proposito: "The Ferragnez" è un marchio figurativo registrato in Europa all’epoca del matrimonio nel 2018, 50% Ferragni e 50% Fedez).
L’ingresso in cabina di regia della Di Guardo può essere, tuttavia, solo un primo, significativo passo di un più ampio riassetto che, con l’approvazione dei bilanci 2023 già colpiti dalla crisi, potrebbe coinvolgere le due società operative Fenice e Tbs. La prima, partecipata al 32,5%, è licenziataria dei marchi “Chiara Ferragni” e nel 2022, ultimo bilancio disponibile, aveva realizzato 15,6 milioni di ricavi con 3,4 milioni di utile; la seconda è una “talent agency” che gestisce anche blog ed e-commerce e nel 2022 ha fatturato 14,5 milioni con 5,1 di utile.
Il 29 maggio scorso Maurizio Binelli si è presentato dal notaio milanese Patrizia Leccardi con in mano il pacchetto di procure da assegnare a Marina Di Guardo. Binelli è un consulente con attività più che altro a Lugano in Svizzera ed è l’amministratore unico di Sisterhood, la cassaforte al 100% di Chiara Ferragni. Tra i poteri di mamma Ferragni c’è quello di assumere e licenziare personale, sottoscrivere e revocare contratti di qualsiasi tipo, aprire e chiudere fidi, operare sui conti bancari, rappresentare la società in giudizio e presso una serie di enti pubblici , nominare avvocati , svolgere qualsiasi pratica fiscale ecc. […]
E la mossa ha tutta l’aria di essere un “commissariamento” di Fabio Damato, storico manager che da anni affianca Chiara Ferragni, anche lui travolto dal pandorogate. Il portafoglio di deleghe della Di Guardo, infatti, si sovrappone perfettamente a quello di Damato. Ora nelle società operative molti si aspettano un passo indietro di Chiara Ferragni, che è presidente di TBS Crew e amministratore delegato di Fenice, forse troppe responsabilità gestionali concentrate formalmente sulle spalle della fondatrice, tra l'altro sotto inchiesta per l'ipotesi di truffa aggravata. […]