CI MANCAVA L’INFLUENZA SUINA - UN UOMO DI 55 ANNI E UNO DI 47 ANNI SONO MORTI A VICENZA DOPO AVER CONTRATTO IL VIRUS H1N1 DI TIPO A, NOTO PER PROVOCARE LA COSIDDETTA "INFLUENZA SUINA" - I SINTOMI SONO NASO CHE COLA, FARINGITE, TOSSE, FEBBRE, MALESSERE E ASTENIA. L’INVITO DELLA ASL: “VACCINATEVI” – LA REGIONE VENETO: “SBAGLIATO CHIAMARLA SUINA” - PER PREVENIRE IL CONTAGIO NECESSARIA UNA…

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Da tg24.sky.it - Estratti

 

influenza suina

Un uomo di 55 anni e uno di 47 anni sono deceduti a Vicenza dopo aver contratto il virus H1N1 di tipo A, noto per provocare la cosiddetta "influenza suina". Il 55enne è morto oggi 9 gennaio, mentre l'altro paziente ieri, anche se la notizia è stata resa nota solo dopo 24 ore. Entrambi erano ricoverati in condizioni critiche nel reparto di rianimazione presso l'ospedale San Bortolo della città berica

 

Altri due ricoveati a causa del virus H1N1

Sempre a Vicenza, altri due pazienti contagiati dal virus H1N1 di tipo A sarebbero ricoverati per polmonite interstiziale, una patologia che provoca una grave forma di insufficienza respiratoria. Una donna, in particolare, sarebbe in condizioni critiche. I casi più gravi vengono sottoposti all'Ecmo, uno strumento che permette la circolazione sanguigna extracorporea.

 

Direzione Prevenzione della Regione Veneto: "Sbagliato chiamarla suina"

''L’influenza di questa stagione è caratterizzata dalla circolazione del virus H1N1 pdm09 (Pandemic disease Mexico 2009): si tratta del virus influenzale che circola in modo diffuso in tutte le stagioni influenzali dal 2009. Chiamarlo virus da ‘influenza suina’ è un retaggio mediatico che fa pensare a un virus non stagionale'', ha sottolineato in una nota la Direzione Prevenzione della Regione Veneto. 

influenza suina

 

(...) La note prosegue con alcune raccomandazioni: "Rimane in ogni caso importante la sorveglianza attraverso i medici di medicina generale e pediatri e la sorveglianza ospedaliera. Questo ceppo influenzale è contenuto nel vaccino, disponibile per i soggetti a rischio e per tutte le categorie indicate dal ministero: la vaccinazione è quindi assolutamente consigliata, anche ad un pubblico più ampio. Rimane importante l’uso di mascherine e strumenti di protezione individuale nel caso di contagio, e negli episodi più gravi un eventuale terapia tempestiva con antivirali soprattutto, nei soggetti con condizioni di rischio, ma solo dopo attenta valutazione medica''.