CI VACCINIAMO SOTTO L'OMBRELLONE? - ZAIA RILANCIA SULL'IPOTESI DI SOMMINISTRARE DOSI AI VACANZIERI: "NON SOLO GLI ITALIANI FUORI REGIONE, MA ANCHE GLI STRANIERI" - L'IPOTESI NON PIACE AL GENERALE FIGLIUOLO PERCHE' SIGNIFICA RIORGANIZZARE LA STRUTTURA CHE HA APPENA INIZIATO A INGRANARE - NEL WEEKEND RECORD DI SOMMINISTRAZIONI: 530MILA - CON QUESTO RITMO E ALTRE 20 MILIONI DI DOSI ATTESE PER GIUGNO...

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Federico Capurso per "la Stampa"

 

Vaccini

I numeri che prima facevano paura, adesso aiutano a tirare un sospiro di sollievo. Specie se il record di vaccinazioni giornaliere viene toccato nel weekend, quando gli ingranaggi dovrebbero girare meno agilmente e invece, a sorpresa, si sfiorano le 530mila dosi, inoculate tra sabato e domenica. Con questo ritmo e con oltre 20 milioni di dosi attese per giugno, il Paese può correre verso un ritorno alla normalità.

 

L'estate, però, è alle porte e le vacanze rischiano di rallentare il ritmo appena trovato, con gli italiani finalmente in viaggio. Dagli uomini vicini al Commissario all'emergenza, Francesco Figliuolo, trapela una «moderata allerta» per i possibili ritardi e le complicazioni, ma «non si parla certo di preoccupazione».

 

luca zaia

Il piano, assicurano, procederà spedito. Perché l'arrivo delle dosi dalle case farmaceutiche non subirà altri ritardi. E poi perché le fasce d'età più a rischio verranno ampiamente coperte per tempo. Gli effetti, d'altronde, si vedono già sul bollettino quotidiano dei contagi, delle ospedalizzazioni e dei morti, che continua a segnare numeri in discesa: 3.455 nuovi casi ieri, 140 decessi e il tasso di positività al 2, 9%.

 

francesco paolo figliuolo

Vanno raggiunti ancora 2 milioni di over70 che sono rimasti fuori dai radar, ma le task force inviate dal commissariato per l'emergenza e dalla protezione civile dovrebbero riuscire, insieme all'impegno dei medici di famiglia, a garantire una copertura «quasi piena» entro il mese di agosto. Il problema, adesso, sarà anche raggiungere i più giovani, che con l'estate si metteranno in viaggio.

 

L'ipotesi di modificare il piano vaccinale per permettere le somministrazioni anche nei luoghi di villeggiatura non sembra però scaldare il cuore del generale Figliuolo. Troppo complicato riorganizzare una macchina che ha appena iniziato a correre, ma più avanti, nelle due settimane a cavallo di Ferragosto, si potrebbe lasciare maggiore libertà decisionale alle Regioni, dando la possibilità di aprire i loro centri, magari, anche a villeggianti e ai pochi studenti fuorisede rimasti lontani da casa.

 

zingaretti d amato

Figliuolo frena, dunque, ma non abbastanza in fretta, perché alcuni governatori si dicono già pronti a riabbracciare e vaccinare i turisti. In prima fila c'è il presidente della Puglia Michele Emiliano, che vuole rivedere il prima possibile le sue spiagge affollate: «Non vedo motivi ostativi al vaccinarsi anche fuori dalla propria regione di residenza - dice -, purché ci siano le dosi».

 

E anche il governatore del Veneto Luca Zaia, dopo aver annunciato l'avvio delle inoculazioni nelle aziende della sua regione, dichiara di voler fare da «apripista per le vaccinazioni in vacanza». Ma il leghista intende alzare l'asticella: «Vogliamo somministrare le seconde dosi non solo agli italiani, ma anche agli stranieri se ci autorizzano».

 

fedriga

Ci pensa allora il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a frenare l'entusiasmo dei colleghi governatori: «Mi sembra un'idea impossibile da mettere in campo, dal punto di vista organizzativo - sostiene a Mattino5 -. Si pensi alle località che hanno milioni di arrivi in poco tempo». Insomma, chiede «realismo», Fedriga, tirando con l'occasione anche una stoccata al compagno di partito Zaia, perché «le regioni faranno tutti gli sforzi possibili, ma se si parla di 10 milioni di turisti la vedo molto difficile. Non bisogna prendere in giro i cittadini».

 

Nicola Zingaretti si tiene a distanza dalle polemiche e nel suo Lazio punta invece a vaccinare il 2 giugno gli studenti che si preparano per l'esame di maturità. «Un segnale di attenzione ai giovani, perché la dad e l'assenza di socialità sta portando a problemi non marginali», spiega durante la presentazione dei risultati ottenuti con l'ultimo «Open day», il giorno di vaccinazioni senza prenotazione dedicato agli over 40.

 

pierluigi lopalco michele emiliano

Da ieri sono aperte le prenotazioni per gli ultraquarantenni in tutta Italia, da venerdì anche in Lombardia, ma il giorno del "vaccino libero" è un'iniziativa che ha mostrato di poter funzionare con successo e che infatti verrà replicata in molte altre regioni. D'altronde, le dosi ci sono e continuano ad arrivare.

 

In ambienti di governo si ragionava sull' ipotesi di allungare ulteriormente i tempi per somministrare la seconda dose di Pfizer e Moderna, anche perché dagli ultimi studi dell'Agenzia europea del farmaco sembra che Pfizer possa essere conservato in frigorifero per un mese e non solo per cinque giorni come si pensava all'inizio.

 

Sergio Abrignani

Ma per l'immunologo Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico: «Non c'è motivo di estenderlo - dice a Skytg24 -. Abbiamo vaccini in abbondanza». Messaggio recapitato anche al governo, al termine della cabina di regia di ieri pomeriggio. Ora che si è trovato il ritmo, avanti tutta.