CI VUOLE MATURITÀ PER ACCETTARE UN BRUTTO VOTO - PER GLI ISPETTORI DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL VENETO NON CI SONO STATE IRREGOLARITÀ ALL’ESAME DI STATO DEL LICEO FOSCARINI DI VENEZIA, DOVE TRE RAGAZZE SI SONO RIFIUTATE DI SOSTENERE L’ORALE IN PROTESTA PER IL VOTO DI GRECO ASSEGNATO LORO DAL COMMISSARIO ESTERNO – NON SOLO LE VALUTAZIONI SONO LEGITTIME, MA SAREBBE STATO LO STESSO INSEGNANTE DI LATINO DELLA CLASSE A NON INTERVENIRE SUI VOTI, PERCHÉ I SUOI STUDENTI AVEVANO COMMESSO ERRORI DI TRADUZIONE E GRAMMATICALI…
-Estratto dell'articolo di Alice D'Este e Costanza Francesconi per www.corriere.it
Niente di irregolare nelle procedure e soprattutto niente dissapori pregressi tra docenti che avrebbero influenzato la votazione. […]
Al liceo classico Foscarini di Venezia durante l’esame di Linda Conchetto, Virginia Gonzales y Herrera e Lucrezia Novello tutto si è svolto insomma secondo le regole. Le verifiche degli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto (ai quali il Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara aveva chiesto delle verifiche ulteriori) mettono, dunque per il momento un punto.
Per le tre «pasionarie» veneziane che si sono ribellate al voto di greco ricevuto sulla traduzione di Platone dalla commissaria, la professoressa Carmelita Pettenà del liceo Franchetti di Mestre, sarebbe quindi un nulla di fatto. A meno che - e questa è questione ancora aperta - non decidano di fare ricorso al Tar per contestare non più le procedure ma il voto stesso.
La patata bollente ora dunque passa a loro, ma per il Ministero il caso è chiuso (anche se le conclusioni ufficiali degli ispettori verranno rese note più avanti […]
La commissaria Carmelita Pettenà ha inoltre attribuito alle tre studentesse e a tutta la classe un voto che però, come avviene sempre in questi casi, non appartiene «unicamente» a lei. Il voto è sempre un’espressione collegiale e viene «vidimato» da tutti i colleghi presenti nella commissione (all’unanimità o a maggioranza). A questo punto, dunque, la contestazione di Conchetto, Herrera e Novello avrebbe dovuto essere rivolta a tutta la commissione o in particolare al presidente, che sancisce in via definitiva il «via libera»
[…] «Abbiamo sentito il nostro professore di latino — dice Linda Conchetto— anche lui ci ha confermato che avevamo fatto degli errori anche grammaticali e per questo ha preferito non intervenire».
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