UNA CINESATA DI VACCINO - L'AMMISSIONE DI PECHINO SULLA SCARSA EFFICACIA DEL SUO "SINOVAC" HA MESSO NEI CASINI L'AMERICA LATINA, CHE S'ERA AFFIDATA AL VACCINO CINESE: IL CILE HA ADDIRITTURA GIÀ INOCULATO ALMENO UNA DOSE AL 65% DELLA POPOLAZIONE, E ANCHE URUGUAY, BRASILE E ARGENTINA PROCEDEVANO SPEDITI - ORA SI È SCOPERTO CHE IL VACCINO IMMUNIZZA SOLO AL 54%: L'OBIETTIVO DELLA CINA È VENDERE UNA TERZA DOSE…

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Paolo Manzo per "il Giornale"

 

sinovac

L'ammissione di Pechino sulla scarsa efficacia del suo vaccino anti Covid-19 (obiettivo tra le righe, vendere una terza dose) non ha sorpreso nessuno in America Latina, dove i dati di contagi e decessi, purtroppo, parlano da soli.

 

Il Cile è il caso più eclatante, avendo già inoculato il 65 per cento della popolazione con almeno una dose di siero cinese Sinovac. Solo Israele ha fatto meglio al mondo, terza l'Inghilterra. Eppure i risultati registrati in America Latina sono diametralmente opposti.

 

vaccino sinovac

Santiago è di nuovo in lockdown per record di morti da inizio pandemia. E nonostante le chiusure il trend che non accenna a diminuire ha costretto il governo a rinviare le elezioni per la Costituente in programma domenica scorsa.

 

Inizialmente il Cile aveva puntato su Pfizer ma poi, per i ritardi di consegna, si è aggrappata alla ciambella cinese, con risultati deludenti, nonostante un'organizzazione statale efficacissima.

 

vaccinazione in cile

Stessi risultati disastrosi nello stato di San Paolo, che nei giorni scorsi ha contabilizzato un quarto di tutti i decessi del Brasile e dove, da un mese, è in vigore un lockdown rigido imposto dalle autorità locali.

 

vaccinati in cile

Anche qui, grazie al governatore Joao Doria, si usa quasi esclusivamente il vaccino cinese - in Brasile c'è anche AstraZeneca - anche se la percentuale della popolazione che ha ricevuto almeno una dose è minore rispetto a Santiago, pari al 13 per cento, ma è pur sempre la terza più alta dell'America Latina, dopo il già citato Cile.

 

forniture di sinovac

Secondo l'Uruguay che, con il 28% vaccinato con Sinovac, è anch'esso al record di morti. A differenza di tutti gli altri Paesi sudamericani, tuttavia, a San Paolo il siero di Pechino è prodotto in loco dall'Istituto Butantan che si è però visto interrompere dalla Cina la fornitura delle componenti necessarie.

 

mauro viale

Disastro anche in Argentina, con record di contagi nell'ultima settimana: qui il governo usa Sinovac e Sputnik. E proprio la prima dose del vaccino cinese aveva ricevuto giovedì scorso il Bruno Vespa nazionale, il giornalista Mauro Viale, star televisiva di America Tv e A24, che stava bene e dopo l'iniezione è risultato positivo ed è morto.

 

dosi di vaccino in brasile

Insomma, dall'America Latina a guardare i dati tutto lascia intendere che i vaccini non sono tutti uguali come si ostina a dire l'Oms che però, da quando è risultata palese il flop cileno, sta ripetendo come un mantra che i vaccini (tutti, senza distinguo) non risolvono il problema e che bisognerà continuare con lockdown rigidi ancora per 4 o 5 mesi.

vaccinazione in argentina

 

Un suggerimento impraticabile per l'America Latina, dove il 40 per cento della gente sopravvive con lavoretti informali fermi oggi per le chiusure e deve anche mangiare. Oltre che vaccinarsi con sieri efficaci.

dosi di sinovac