CINQUE GIOCATRICI DEL PSG AVEVANO RICEVUTO TELEFONATE MINATORIE QUALCHE GIORNO PRIMA DELL'AGGRESSIONE A KHEIRA HAMRAOUI - TRA I DESTINATARI, ANCHE AMINATA DIALLO, SOSPETTATA DI ESSERE LA MANDANTE DEL PESTAGGIO INFLITTO ALLA COMPAGNA DI SQUADRA LA NOTTE DEL 4 NOVEMBRE - SONO STATE PROPRIO QUESTE CHIAMATE A INSOSPETTIRE GLI INVESTIGATORI: L'AUTORE ERA A CONOSCENZA DI DETTAGLI TROPPO PRIVATI E...
Dagotraduzione dal Daily Mail
Secondo i media francesi, cinque giocatrici del Paris Saint-Germain femminile sono state affiancate da una guardia del corpo dopo aver ricevuto telefonate minacciose nei giorni precedenti all’aggressione e al pestaggio di Kheira Hamraoui. Così, oltre alla stessa Hamraoui, sotto protezione era finita anche Aminata Diallo, 26 anni, arrestata con l’accusa di aver orchestrato l’attacco alla compagna.
Secondo quanto riferito, le telefonate minatorie sono iniziate a fine ottobre, giorni prima del 4 novembre, quando Hamraoui è stata trascinata fuori da un’auto e colpita sulle gambe con spranghe di ferro.
Non è chiaro se le guardie del corpo siano state assegnate dopo le telefonate o dopo l’attacco. La polizia intanto ha arrestato un uomo di 34 anni, un amico d’infanzia di Diallo che era già in prigione per racket, con l’accusa di aver organizzato l’attacco da dietro le sbarre.
La polizia starebbe lavorando sull’ipotesi che Diallo abbia assunto dei sicari per mettere fuori combattimento la talentuosa rivale in modo da prenderne il posto nella squadra del Psg.
Secondo il quotidiano L'Equipe, a telefonare sarebbe stato un uomo di Barcellona che ha sostenuto di aver avuto una lunga relazione finita male con Hamraoui e dalla quale è uscito giurando vendetta.
Ma questa sembra più una storia di copertura per il pestaggio. I sospetti si sono concentrati sulle compagne di squadre per via delle informazioni, troppo personali, che l’autore delle minacce rivolgeva ad Hamraoui. L’autore infatti avrebbe parlato di una festa a casa di un’altra giocatrice durante la quale Hamraoui «è caduta», informazione nota solo alle giocatrici.
Diallo deve ancora essere accusata e rimane in custodia dove, secondo quanto riferito, ha negato le accuse durante gli interrogatori della polizia. La sua permanenza in custodia è stata prolungata fino a venerdì, quando potrebbe fare la sua prima apparizione in tribunale. La polizia deve ancora identificare gli uomini mascherati che hanno effettuato il pestaggio.