CLIC DAY, CRASH DAY – OGGI ERA IL GRAN GIORNO PER IL BONUS MOBILITÀ E OVVIAMENTE IL SITO APERTO DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE SI È BLOCCATO PER I TROPPI ACCESSI. INTORNO ALLE 10,30, QUANDO GLI UTENTI IN CODA ERANO OLTRE 445MILA, SUL SITO È COMPARSO UN DISCLAIMER CHE INDICA UN PLAFOND RESIDUO EROGABILE DI 215 MILIONI DI EURO E UN AVVISO. NEL FRATTEMPO SIAMO A PIÙ DI 600MILA PERSONE IN FILA...
-Andrea Barsanti per www.lastampa.it
Non ha fatto neppure in tempo a finire online che è andato (prevedibilmente) in crash: il sito aperto dal ministero dell’Ambiente per il “click day”, la giornata dedicata alle richieste per il Bonus Mobilità, si è bloccato poco dopo le 9 per il massiccio afflusso di persone.
Alle 10 il sito www.bonusmobilita.it era irraggiungibile, e i pochi che sono riusciti ad accedere si sono visti comparire un messaggio che li avvisava di migliaia di persone davanti a loro in coda. Non una sorpresa, come detto, visto che le richieste sono accettate sulla base dell’ordine di presentazione della domanda, che si tratta di una richiesta di rimborso per un acquisto già fatto o di una richiesta per ottenere il voucher da spendere nei negozi aderenti all’iniziativa.
Il Bonus Mobilità, va ricordato, è un incentivo statale approvato nel post lockdown per agevolare il passaggio a una mobilità più sostenibile (e individuale), fornendo fondi per l’acquisto di mezzi come biciclette (tradizionali o a pedalata assistita), monopattini, hoverboard e segway. Il valore del contributo è pari al 60 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500, e per erogarlo sono previste due fasi: in una è il cittadino a essere rimborsato del 60% della spesa, nella seconda il cittadino paga al negoziante aderente direttamente il 40% e sarà il negoziante aderente a ricevere il rimborso del 60%.
Il rimborso avverrà nei limiti delle risorse disponibili, anche se il governo ha già annunciato che sono previsti nuovi fondi per coprire tutte le richieste. Che, come dimostrato dagli accessi, sono tantissime: poco dopo le 10, il sito o mostrava la coda - 366.958 persone davanti alle 10.08 - o rimandava alla homepage del ministero dell’Ambiente, senza consentire di inviare la domanda ma presentando solo il vademecum per la richiesta.
Il ministero aveva annunciato di avere attivato dalla mattina del 3 novembre, proprio in previsione di un «crash» del sito, un team pronto a intervenire per risolvere blocchi del sistema.
Intorno alle 10,30, quando gli utenti in coda erano oltre 445mila, è alla fine stato pubblicato un aggiornamento: sul sito è comparso un disclaimer che indica un plafond residuo erogabile di ben 215.000.0000 euro e un avviso: «Alle ore 9:00, orario di avvio dell'iniziativa, si accede alla sala di attesa virtuale. Alle 9:30 a tutti gli utenti in sala di attesa verrà assegnato un posto in coda. Dalle ore 9:30 in poi tutti gli utenti che accedono all'applicazione web otterranno un posto in coda». «Si ricorda - si legge ancora - che il contributo potrà essere erogato fino ad esaurimento dei fondi disponibili; pertanto, l’ingresso alla sala d'attesa virtuale e il posto in coda non garantiscono il rimborso o la generazione del buono mobilità».