IL COGLIONAVIRUS STA CONTAGIANDO ANCHE I SANITARI - IN UCRAINA UN IMPIEGATO DELL’OSPEDALE DI KOSIV HA DATO FUOCO AL REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA, AMMAZZANDO TRE PERSONE E USTIONANDONDE GRAVEMENTE ALTRE QUATTRO: AVEVA ACCESO UNA CANDELA IN MEMORIA DI UN PAZIENTE DECEDUTO PER COVID…
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In Ucraina, un impiegato di un ospedale ha dato involontariamente fuoco a un’unità di terapia intensiva uccidendo tre persone e ustionando gravemente altre quattro. La colpa è stata di una candela che l’impiegato ha acceso in memoria di un paziente morto di Covid. Il risultato è stato un intero reparto di terapia intensiva bruciato.
Ucraina, impiegato dell’ospedale di Kosiv dà fuoco a reparto di terapia intensiva
Lo riporta il Guardian citando autorità locali. Un impiegato dell’ospedale di Kosiv, una città ai margini dei Carpazi, aveva acceso una candela in memoria di un paziente morto.
La candela è stata posizionata nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale dove erano in funzione cinque concentratori di ossigeno ed apparecchiature che hanno preso fuoco all’istante.
“L’ignoranza delle leggi elementari della fisica e il mancato rispetto delle regole di sicurezza hanno portato a perdite irreparabili”, hanno affermato i servizi di emergenza che hanno descritto quanto accaduto come un “terribile errore”.
Espode bombola ossigeno e scoppia incendio: in 82 muoiono nell’ospedale di Baghdad
Lo scorso aprile è scoppiato un incendio provocato da una bombola di ossigeno nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale anti covid di Baghdad. Il bilancio è tragico: 82 morti e 110 feriti. La struttura che ha preso fuoco è Ibn Khatib che si trova nell’area del ponte Diyala nella parte sudorientale della città.