LE COLPE DELLE MADRI NO-VAX NON RICADANO SUI FIGLI - A NAPOLI, TRE GEMELLINI NATI PREMATURI DA UNA MAMMA NON VACCINATA CHE SI È PRESA IL COVID SONO STATI INTUBATI – IN ITALIA I CASI DI DONNE INCINTE CHE RIFIUTANO DI VACCINARSI, CON CONSEGUENZE SUI FIGLI APPENA NATI, SONO OVUNQUE: UN MESE FA È MORTA UNA TRENTENNE (I SUOI DUE GEMELLI ANCHE LORO INTUBATI) E DUE SETTIMANE PRIMA SE N’ERA ANDATA UNA DONNA DI 27 ANNI, INSIEME ALLA SUA BIMBA

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Antonio E. Piedimonte per "la Stampa"

 

Qui Quo Qua, su Facebook il primario di Neonatologia del II Policlinico, il dottor Francesco Raimondi, li ha affettuosamente chiamati come i paperelli disneyani, anche loro tre gemelli. Un modo grazioso per sdrammatizzare una situazione critica: i bimbi sono nati prematuri (l'altro ieri, alla 32ª settimana) da una mamma non vaccinata che si è presa il Covid. 

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Ora sono intubati, due lì e il terzo nell'ospedale Rummo di Benevento, dove l'hanno trasferito per mancanza di posti, perché il nosocomio universitario è tornato a essere una trincea sotto attacco: reparti pieni, così come le incubatrici, e affluenza continua. A occuparsi degli ultimi arrivati c'è quello che Raimondi chiama «lo squadrone», la sua pattuglia di medici e infermieri in prima linea, ormai temprata da oltre un anno e mezzo di pandemia, ovvero oltre 500 parti effettuati pretermine (No Vax contagiate le cui condizioni erano sul punto di risultare fatali ai piccoli). 

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E solo per restare agli ultimi casi: un mese fa è morta la trentenne Alessandra (i suoi due gemelli sono anch' essi intubati) e due settimane prima se n'era andata la 27enne Antonietta, seguendo il tragico destino della sua bimba (vanno lo sforzo dei sanitari di farla nascere prematuramente). Uno stillicidio che ha spinto il dottor Raimondi a lanciare un nuovo appello: «Oggi le cose sono cambiate, le donne incinte o che allattano devono vaccinarsi immediatamente». 

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E mentre tutto il Policlinico fa il tifo per i «paperelli» appesi a un respiratore artificiale, un nuovo Sos arriva dal presidente dell'Ordine dei medici di Napoli, Bruno Zuccarelli: «La situazione provocata da Omicron è senza precedenti. Non metteteci in condizione di dover applicare il "codice nero" (il percorso medico che porta a decidere chi curare e chi no, ndr). Abbiamo bisogno di aiuto immediato».