IL COLPO DI CODA DEL VIRUS: NON E’ DELTA L’ULTIMA – ARRIVA LA STRETTA SU VOLI, PASS E DISCOTECHE CHE RIMANGONO CHIUSE - IL PIANO ANTI-VARIANTE DELTA: BLOCCARE L' INGRESSO IN ITALIA DAI PAESI PIÙ A RISCHIO; UNIFORMARCI ALL' EUROPA RILASCIANDO IL GREEN PASS SOLO CON LA SECONDA DOSE DI VACCINO E… - “LA DELTA DILAGA 4-5 VOLTE PIÙ VELOCEMENTE DELLA COSIDDETTA VARIANTE INGLESE. A FARE LA DIFFERENZA SONO I VACCINI”

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Paolo Russo per "la Stampa"

 

tamponi aeroporti 6

I dati che dovevano rilevare la presenza della variante Delta in Italia ancora non si vedono, ma le notizie che trapelano dai laboratori di analisi regionali fanno capire che la versione mutata del virus sta già dilagando. I buoi sarebbero insomma già scappati dalla stalla e per questo gli esperti del ministero della salute stanno già pensando a un cambio di strategia.

 

Poggiata su almeno tre gambe: bloccare l' ingresso in Italia dai Paesi più a rischio; uniformarci all' Europa rilasciando il green pass solo con la seconda dose di vaccino; puntare l' ago più che sui giovani in attesa delle prime dose sulla popolazione adulta in attesa del richiamo o rimasta proprio fuori dai radar della campagna vaccinale. Quanto la Delta faccia paura lo dimostra anche il fatto che, nonostante il via libera del Cts, il governo ha deciso di far slittare ancora la riapertura delle discoteche.

 

tamponi aeroporti 8

 Non più in calendario né il 3 luglio, come chiesto dal centrodestra e nemmeno il 10, data possibile indicata dagli esperti. E così mentre Salvini tuona contro la non decisione, chiedendosi "perché punire ancora i giovani e le aziende", il governo prova a chiudere la partita rigiocando la carta dei ristori.

 

Intanto la flash survery dell' Iss con i campioni di virus analizzati il 22 giugno ancora non si vede, a dimostrazione che il sequenziamento considerato da tutti gli esperti strategico per individuare ed isolare i focolai di varianti in Italia, tutto è meno che flash. Probabilmente quando la foto di quasi di dieci giorni fa verrà stampata sarà già vecchia, perché da un angolo all' altro del Paese le notizie danno la Delta in espansione verticale.

 

aeroporti inglesi presi d'assalto prima del lockdown 3

In Campania questa settimana su 275 campioni analizzati 59 erano dell' ex indiana che sarebbe così al 21,5% del virus circolante. In Abruzzo sono stati individuati altri 16 casi attribuibili alla stessa variante, la cui prevalenza salirebbe così al 46%. In Friuli Venezia Giulia il campione è in formato mini ma su 17 sequenziamenti 12 alla fine parlavano indiano. Va meglio nelle Marche (10-12%) e in Lombardia, dove l' incidenza sarebbe contenuta al 6%, ma complessivamente a livello nazionale dovremo essere già sopra il 20.

I contagi sono ancora pochi, ieri appena 776, ma come mette in guardia l' assessore laziale alla sanità, Alessio D' Amato, "la fase di bassa infezione durerà ancora tre-quattro settimane perché poi la Delta diverrà predominante e l' aumento dei contagi sarà inevitabile".

 

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"Con il tracciamento dovremmo schiacciare tutti i focolai che si creeranno, ma è verosimile si vada verso un rialzo dei contagi", gli fa eco il virologo del "Galeazzi" di Milano, Fabrizio Pregliasco.

 

E questo lo sanno anche gli uomini di Speranza, che si preparano a scavare nuove trincee.

 

"La Delta dilaga 4-5 volte più velocemente della cosiddetta variante inglese e a questo punto a fare la differenza sono i vaccini", spiega Walter Ricciardi, consulente del ministro e professore di sanità ed igiene pubblica. Che ci confida di aver già scritto una nota al Ministro nella quale consiglia una serie di azioni da intraprendere al più presto. "Prima di tutto occorre accelerare con la vaccinazione.

 

Non ci fosse stato l' impasse sui vaccini a vettore virale avremo potuto chiudere la partita già a fine luglio, ma non è così e ora con meno dosi utilizzabili dovremo accelerare con i richiami, perché una sola dose non offre protezione sufficiente rispetto alla Delta.

discoteche covid 5

 

Nello stesso tempo dovremo andare a coprire le fasce deboli della popolazione ancora non coperte nemmeno dalla prima dose". Come i 2,6 milioni di over 60 che continuano a tenersi alla larga dal vaccino. Anche se poi a ben vedere tra gli "over" ad aver completato il ciclo vaccinale è solo il 47,3% dei sessantenni, il 56,6% dei settantenni e l' 86,4% degli ultraottantenni, mentre complessivamente solamente il 34,3% degli over 12 è ben coperto dalla Delta con la doppia dose. In Gran Bretagna siamo invece già quasi al 50%. Insomma da noi la variante avrebbe al momento ancora praterie nelle quali scorazzare. Per questo in attesa che la copertura vaccinale cresca si pensa anche ad altro.

DISCOTECHE COVID

 

"La quarantena di 5 giorni non è più sufficiente, bisogna bloccare gli ingressi dalla Gran Bretagna e dagli altri Paesi a maggiore diffusione della Delta, come Russia e Portogallo", dice senza mezzi termini Ricciardi. Che in questa situazione "suggerisce" a Speranza anche "il rilascio del green pass con due anziché una sola dose di vaccino". I tempi possibili del cambio di passo li lascia intravedere il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: «Se si passa dal 20 al 40% di prevalenza e si osserva un aumento dei casi è chiaro che bisognerà agire tempestivamente». Con la velocità di diffusione della Delta, molto più flash di chi gli dovrebbe dare la caccia, il rischio è però di arrivare fuori tempo.

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