COM’È MORTA VIVIANA PARISI? – L’AUTOPSIA DELLA DJ SICILIANA È STATA AFFIDATA A STEFANO VANIN, ENTOMOLOGO CHE HA SEGUITO I PIÙ EFFERATI CASI DI CRONACA DEGLI ULTIMI ANNI, DA YARA A ELISA CLAPS – IL LEGALE DELLA FAMIGLIA: “VIVIANA AVEVA PROBLEMI DI SALUTE CERTIFICATI ED ERA SCONVOLTA DAL VIRUS”
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Andrea Pasqualetto per www.corriere.it
È Stefano Vanin, uno dei più qualificati entomologi forensi d’Europa, docente di Zoologia all’università di Genova, a eseguire l’autopsia sul corpo di Viviana Parisi, la 43enne torinese trapiantata nel Messinese scomparsa il 3 agosto scorso con il figlio Gioele e ritrovata senza vita cinque giorni dopo nelle campagne di Caronia, a un centinaio di chilometri da casa.
Chi è
Vanin è stato incaricato con i medici Elvira Ventura e Daniela Sapienza dell’Università di Messina dalla procura di Patti, che sta coordinando le indagini sulla morte e sulla scomparsa del piccolo Gioele, 4 anni, che ancora non si trova. Vanin ha collaborato alla soluzione dei più efferati casi di cronaca degli ultimi anni, da Yara Gambirasio a Melania Rea a Lucia Manca a Elisa Claps.
Il verdetto
Entro 60 giorni dovrà dare una risposta al quesito principe: quando e come è morta Viviana? Suicidio o omicidio? La procura di Patti ha aperto un fascicolo senza indagati per omicidio e sequestro di persona ma si tratta di un’iscrizione puramente formale, un tecnicismo che consente di utilizzare ogni strumento a disposizione degli inquirenti. L’esame autoptico verrà terminato in serata.
«Viviana era sconvolta»
Intanto iil legale della famiglia di Viviana, l’avvocato Pietro Venuti, ha detto che la ragazza «aveva dei problemi di salute, certificati», e «nel periodo del Covid questa chiusura forzata l’aveva sconvolta. Sembra che volesse andare in un determinato punto, a Caronia, ma non ne conosco il motivo». «Non so se l’incidente è avvenuto prima o dopo la scomparsa del bambino», ha detto, prima di gettare un nuovo sospetto sulla vicenda: «E anche il ritrovamento dopo sette giorni in una zona già battuta...».
Anche il suocero della dj, Letterio Mondello, ha sottolineato come Viviana fosse sconvolta «da quando c’è stato questo maledetto virus»: «Ma era dolcissima, brava e non lasciava mai il bambino - ha detto ancora - Non lo abbandonava mai. Non lo dava a nessuno nemmeno a mia moglie.
È stata tre mesi a a casa con noi con il bambino». «Non so come spiegare che sia stata a Sant’Agata di Militello - aggiunge - forse per fare rifornimento e comprare le sigarette, ma non conosceva nessuno lì» . «Non ho paura che mio figlio Daniele venga coinvolto nelle indagini - sottolinea infine Letterio Mondello - perché non ha fatto niente. È una bravissima persona, e ora sta malissimo. Io ho un’idea di questa vicenda, ma non dico niente. Viviana era una ragazza dolcissima che andava d’accordo con il marito e lui altrettanto con lei. Non fuggiva da nessuno».