COME MAI LA PARTITA IVA DEL PAPÀ DI MESSI E’ GESTITA DA UN COMMERCIALISTA ROMANO? ALLA BASE CI POTREBBERO ESSERE MOTIVAZIONI FISCALI COME, PER ESEMPIO, IL REGIME FORFETTARIO A 100 MILA EURO PER I REDDITI PRODOTTI ALL’ESTERO INTRODOTTO DALLA LEGGE DI BILANCIO DEL 2017 - IL TRIBUNALE SPAGNOLO NEL 2017 AVEVA CONFERMATO IN APPELLO LA CONDANNA A 21 MESI DI CARCERE (POI CONVERTITA IN MULTA) DI MESSI PER FRODE FISCALE, PER AVERE DIROTTATO VERSO PARADISI FISCALI, TRA IL 2007 E IL 2009, 10,1 MILIONI DI EURO DI DIRITTI D’IMMAGINE. E IL PADRE, AMMINISTRATORE DEI BENI DEL FIGLIO…

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Mario Gerevini per corriere.it

 

MESSI INSIEME CON IL PADRE

Codice fiscale MSSJGH58D … Partita Iva 113145… È un cliente del commercialista romano Stefano De Angelis, 60 anni. Non un cliente qualsiasi. MSS sta per Messi; JGH per Jorge Horacio. Cioè il padre (64 anni) del capitano dell’Argentina Leo Messi (35 anni), che si è appena laureato campione del mondo nel torneo del Qatar ed è uno degli sportivi più pagati in assoluto: 120 milioni annui tra sponsor e ingaggio al Paris Saint-Germain.

 

A gestire le finanze di Lionel è il papà. Dunque se il figlio è il sogno di qualsiasi squadra di calcio, il padre lo è di qualsiasi studio di commercialisti. Ma cosa ci fa da De Angelis, Jorge Horacio Messi che, tra l’altro, dai documenti risulta cittadino italiano? E chi è questo commercialista?

 

 

La pratica di settembre

JORGE HORACIO MESSI

Alla Camera di Commercio di Roma a settembre 2022 è stata registrata con il numero di protocollo 493520/2022 la pratica con cui De Angelis, su carta intestata professionale, dichiara «di essere stato incaricato dal titolare dell’impresa individuale alla presentazione e sottoscrizione» della domanda di iscrizione al registro imprese. L’impresa individuale è, appunto, la Jorge Horacio Messi che indica come attività primaria quella di «pubbliche relazioni e comunicazione» e secondaria quella di «agente sportivo». Ad oggi, tuttavia, Jorge non risulta iscritto né al registro Fifa degli agenti sportivi né a quello della Figc.

 

La sede milanese a Torre Solaria

JORGE HORACIO MESSI 1

Roma sembra essere una nuova tappa: due anni fa era emerso che Messi senior, regista e stratega dei contratti economico-sportivi della «Pulce», aveva preso casa a Milano, nell’esclusiva Torre Solaria a Porta Nuova, dove oggi ha sede la ditta e dove gli immobili vengono venduti intorno ai 14-15 mila euro al metro quadrato, ovvero quanto guadagna il fuoriclasse di Rosario in un’ora. La notizia aveva fatto sognare i tifosi dell’Inter perché all’epoca era girata la falsa voce che la famiglia Zhang (già però in riserva finanziaria), potesse trattare l’acquisto del campione del Barcellona. Contestualmente Jorge aveva ufficialmente aperto la partita iva, registrandosi all’Inps e all’Agenzia delle Entrate.

 

L’esperto tributario

Ma per le pratiche, anche più recenti a Roma, tutto è passato dall’ufficio di De Angelis. E alla base ci potrebbero essere motivazioni fiscali come, per esempio, il regime forfettario a 100 mila euro per i redditi prodotti all’estero introdotto dalla Legge di Bilancio del 2017.

 

Non è noto il perimetro di attività affidato a De Angelis (né il commercialista si è reso disponibile al telefono) ma probabilmente è stato ingaggiato da Jorge Messi in quanto «esperto di diritto tributario - si legge sul sito dello studio Coccia De Angelis - con particolare specializzazione in materia di sport e spettacolo». Entrambi, professionista e studio, con una solida reputazione anche nel mondo dello sport. Del resto la famiglia Messi non può rischiare di scivolare di nuovo sulle tasse dopo ciò che è successo in passato.

Messi e suo padre Jorge Horacio

 

La condanna per frode fiscale

Il tribunale supremo spagnolo nel 2017 aveva confermato in appello la condanna a 21 mesi di carcere (poi convertita in multa) di Leo Messi per frode fiscale, per avere dirottato verso paradisi fiscali, tra il 2007 e il 2009, 10,1 milioni di euro di diritti d’immagine. Inoltre la corte aveva ridotto da 21 a 15 mesi la condanna del padre, accusato in quanto amministratore dei beni del figlio. Nel 2013, prima dell’inizio della procedura, Messi aveva pagato al fisco spagnolo 5 milioni di euro a saldo dei diritti di immagine dei 3 anni in questione e degli interessi.