COME SI PUO' VIAGGIARE SICURI SU METRO E BUS? - MAI SENZA MASCHERINA, E' SBAGLIATO USARE I GUANTI – I CONSIGLI DELL’ESPERTO: "E' BENE STARE VICINO AI PUNTI DI MAGGIOR AEREAZIONE, NON SI DEVONO MAI PORTARE LE MANI ALLA BOCCA E AGLI OCCHI, E’ NECESSARIO RISPETTARE LE DISTANZE" - TUTTO GIUSTO. MA COME SI FA QUANDO, NELLE ORE DI PUNTA, I MEZZI DIVENTANO DEI CARRI BESTIAME?
-Graziella Melina per “il Messaggero”
Viaggiare in sicurezza con i mezzi di trasporto pubblico oggi può sembrare un' impresa ardua. Gli autobus e la metropolitana sono spesso a pieno carico e mantenere le distanze è impossibile. Eppure, come spiega Massimo Andreoni, direttore clinica malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), per evitare la diffusione del contagio bastano poche regole. L' importante, però, è che a rispettarle siano davvero tutti.
«Dobbiamo cercare di stare all' interno dei mezzi pubblici il più possibile lontano gli uni dagli altri», è la raccomandazione principale, ma anche quella oggettivamente più ostica. E allora, per seguirla basta munirsi di pazienza e uscire di casa un po' prima del solito. Servirà per poter scegliere l' autobus meno pieno ed evitare le ora di punta, anche se questo comporterà però una durata del tragitto più lunga del solito. Mai, invece, utilizzare i mezzi di trasporto pubblico se si avvertono sintomi di infezioni respiratorie come febbre, tosse e raffreddore.
Nel caso però il mezzo di trasporto si affolli durante il viaggio e non si ha la possibilità di scendere e aspettare un convoglio della metro o un autobus con meno pendolari, basta fare attenzione alle postazioni strategiche. «E' bene stare vicino ai punti di maggior aereazione», consiglia Andreoni.
Quindi, basta scegliere per esempio il posto vicino ad un finestrino aperto oppure in prossimità dell' uscita del mezzo.
Ricordando però sempre di utilizzare correttamente le porte indicate per la salita e la discesa e di seguire la segnaletica e i percorsi indicati nelle stazioni o alle fermate.
I posti a sedere sui mezzi di trasporto dovrebbero consentire una distanza adeguata tra i vari passeggeri. Purtroppo, però, spesso le persone che restano in piedi si ritrovano ravvicinate le une alle altre, in barba quindi a tutte le misure di prevenzione sul distanziamento.
In questi casi, bisogna tenere a mente che è «meglio stare seduti accanto ad un pendolare che si trova rivolto verso la stessa direzione di marcia, piuttosto che avere una persona che ti sta di fronte. Questo rende meno probabile il trasferimento di droplets da un soggetto all' altro».
Resta prioritario comunque l' uso appropriato delle mascherine. «Occorre controllare che sia indossata nel modo corretto e aderisca perfettamente al volto, coprendo sia il naso che la bocca. E poi - ribadisce Andreoni - bisogna stare attenti il più possibile a non tenere il naso o la bocca rivolti nella stessa direzione del viso di un altro passeggero». Va poi ricordato che la mascherina deve essere tenuta sempre, anche se si sta parlando al telefono o si è vicini ad un amico.
L' igiene sui mezzi di trasporto pubblici dipende dunque da ciascun pendolare. Ma bisogna stare attenti a non lasciarsi tradire da false sicurezze.
«Per quanto riguarda le mani - rimarca Andreoni - l' uso dei guanti è spesso fuorviante.
Quando li indossiamo, infatti, abbiamo la sensazione di essere protetti e quindi abbassiamo il livello di attenzione. Dobbiamo tenere presente che i guanti, una volta indossati, diventano come le nostre mani e quindi, se portati alla bocca oppure se stropicciamo i nostri occhi, permettiamo al virus di penetrare nel nostro organismo. Ha molto più senso, dunque, lavarsi le mani o disinfettarle ogni volta che scendiamo da un mezzo pubblico.
E' bene tenere sempre presente che per proteggersi dal virus non bisogna mai portare le mani alla bocca e agli occhi».