COME SI SPOGLIA UNA DONNA DEL 1616? CON PAZIENZA – A FIRENZE LA RESTAURATRICE ELIZABETH WICKS STA “SPOGLIANDO” LA DONNA RITRATTA NELL’OPERA DIPINTA, ALL’INIZIO DEL ‘600, DA ARTEMISIA GENTILESCHI “L’ALLEGORIA DELL’INCLINAZIONE” (PROBABILMENTE UN AUTORITRATTO) – DOPO CIRCA 60 ANNI DALLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA, L’ARTISTA TOSCANO BALDASSARRE FRANCESCHINI COPRÌ IL CORPO NUDO DIPINTO AGGIUNGENDO DEI VELI – IL LAVORO DI RESTAURAZIONE DURERÀ CIRCA 6 MESI E NON È DETTO CHE…
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Il prestigioso olio su tela “L’allegoria dell’Inclinazione”, dipinto da Artemisia Gentileschi, è stato rimosso a fine settembre dal soffitto di Casa Buonarroti a Firenze per essere “svelato”. L'opera venne dipinta nel 1616, ma censurata nel 1680 dall'artista toscano Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, che aggiunse veli e drappeggi sul suo corpo nudo.
"Allegoria dell'inclinazione", forse un autoritratto dato che le fattezze della donna ricordano quelle dell'artista, racconta l'inclinazione a creare Arte, mostrando una donna nuda e sensuale, sospesa in aria su una coltre di nubi, che regge tra le mani una bussola. Di fronte a lei brilla una stella luminosa: cenno a Galileo Galilei che all'epoca lavorava a Firenze.
Il restauro dell’opera, per mano della restauratrice Elizabeth Wicks, è a porte aperte all’interno di Casa Buonarroti, in modo da consentire ai visitatori di assistere all’opera e di porre domande alla Wicks che ha dichiarato che la rimozione totale delle ridipinture del 1680 potrebbe danneggiare significativamente il dipinto originale. Pertanto, l'obiettivo del restauro, che durerà sei mesi, è quello di restituire al dipinto il suo aspetto originario, per lo meno in modo virtuale, visto che non è possibile rimuovere del tutto il lavoro del Volterrano.
La tecnologia in uso prevede infrarossi, riflettografie, microscopia digitale, raggi X e imaging multispettrale, oltre ad una mappatura digitale per mostrare le porzioni nascoste del dipinto.
Il lavoro rientra nell’avanguardistico progetto Artemisia UpClose, a cui la restauratrice Elizabeth Wicks prende parte, sponsorizzato dalla fondazione londinese Calliope Arts, che promuove il recupero di opere di artiste donne, e dal collezionista britannico Christian Levett.
I risultati del restauro, e l’aspetto dell’originale, saranno mostrati in un’esposizione specifica che aprirà da settembre 2023 a gennaio 2024 presso la casa-museo al centro di una più ampia ristrutturazione.