UN COMMISSARIO A TARANTO – IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA LA BOZZA DI UN DECRETO AD HOC PER IL COMMISSARIAMENTO DELL'EX ILVA. UNA MOSSA PER PERMETTERE LA CONTINUITÀ PRODUTTIVA – PREVISTE GARANZIE PER UNA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA – IMPOSSIBILE TROVARE UN ACCORDO PER LA SEPARAZIONE CONSENSUALE TRA ARCELOR MITTALE E INVITALIA: SI ANDRÀ PER VIE LEGALI – LA VERSIONE DEGLI INDIANI: “ERAVAMO PRONTI A CEDERE LE NOSTRE QUOTE MA…”

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ilva

1 – EX ILVA: IL GOVERNO CONVOCA I SINDACATI DOMANI ALLE 15

(ANSA) - Il governo conferma la convocazione dei sindacati sulla vicenda ex Ilva domani alle 15. Lo si legge in una nota della presidenza del consiglio dei ministri inviata alle sigle sindacali in cui si precisa che l'incontro avverrà a Palazzo Chigi.

 

2 – COMMISSARIO PER L’ILVA ARRIVA IL DECRETO AD HOC

Estratto dell’articolo di Rosario Dimito per “Il Messaggero”

 

La ex Ilva al capolinea del commissario, attraverso l'amministrazione straordinaria che è una soluzione traumatica affacciatasi più volte negli ultimi mesi ma che Invitalia, con lo Stato alle spalle, aveva cercato di scongiurare. Ma difronte all'indisponibilità di Arcelor a trovare una strada percorribile e consensuale, il governo ha ritenuto di andare dritto alla procedura.

 

alfredo mantovano giancarlo giorgetti raffaele fitto

Ieri sera il Cdm, dopo una riunione preliminare davanti a Giorgia Meloni, alla presenza del sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri competenti (Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Raffaele Fitto, Elvira Calderone) e dell'ad dell'Agenzia per lo sviluppo Bernardo Mattarella, ha approvato la bozza di un decreto legge ad hoc che rafforza alcune misure già presenti nell'ordinamento, a tutela della continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, tra cui la ex Ilva: prevede garanzie specifiche di cassa integrazione straordinaria durante l'amministrazione straordinaria. Il 31 dicembre 2023 è scaduta la precedente cig.

 

arcelor mittal

Vengono esclusi dalla nuova cassa integrazione, quindi restano a presidio degli impianti in attività, i lavoratori impegnati nella sicurezza e nella manutenzione degli impianti per consentire che restino operativi. Si tratta 1.500 dipendenti a Taranto.

 

Il provvedimento del Consiglio dei ministri prevede ancora che restano ferme le disposizioni, già inserite nell'ordinamento, a tutela delle piccole e medie imprese creditrici: si tratta delle realtà dell'indotto che diventano creditori privilegiati. Questa bozza dovrà ora passare dal legislativo di Palazzo Chigi.

 

Dopo il no di lunedì 8 di Aditya Mittal a Palazzo Chigi a proseguire la joint venture, il governo ha preso atto dell'impossibilità di definire un divorzio consensuale gestito dai legali dei soci di Acciaierie d'Italia (Invitalia 38% e ArcelorMittal 62%) nonostante il termine fosse stato posto per oggi.

 

arcelor mittal

Il governo è intervenuto per ratificare la rottura fra soci sulle modalità del divorzio consensuale. I legali di Chiomenti per Invitalia e Cleary Gottlieb per Mittal per una settimana hanno cercato di trovare una soluzione al disimpegno di Arcelor. Il punto finale di divergenza per tenere in piedi la ex Ilva e assicurarle un rilancio è stato l'aumento di capitale da 1 miliardo per acquistare entro maggio gli impianti.

 

Questo aumento avrebbe dovuto seguire la conversione in capitale del finanziamento soci di Invitalia da 680 milioni e un aumento da 320 milioni per finanziare i pagamenti urgenti. Per evitare che il rafforzamento tutto a carico dell'Agenzia configurasse un aiuto di stato, si è cercato di coinvolgere Mittal nella manovra, anche con un esborso minore e la quota che avrebbe conservato in AdI sarebbe stata magari acquistata in un secondo tempo. Invece da parte degli indiani chiusura su tutta la linea, salvo poi, ieri sera, poco prima che il Cdm approvasse la bozza di decreto, far conoscere la propria versione in cui hanno vuotato il sacco.

LAVORATORI EX ILVA SOTTO PALAZZO CHIGI

 

«Dal momento che il Governo ha espresso la volontà che ArcelorMittal esca da Acciaierie d'Italia, ArcelorMittal ha anche avanzato la proposta di cedere le proprie azioni rimanenti direttamente a Invitalia o a un altro investitore gradito al Governo. Tuttavia, Invitalia non è disposta ad acquisire la quota», hanno fatto sapere fonti vicino a Mittal, spiegando di voler «continuare a cercare una soluzione costruttiva» anche se «nelle negoziazioni Invitalia rimane sulle proprie posizioni rispetto alle proposte avanzate da ArcelorMittal».

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto

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Mittal probabilmente aprirà un contenzioso con richiesta di danni. Non è detto comunque, nonostante la bozza di decreto pronta, che oggi non riprendano le trattative fra Invitalia e Arcelor: in attesa della stesura del provvedimento le parti potrebbero continuare a trattare. E fino a quando non ci sarà la nomina del commissario, si cercherà una soluzione. […]

giancarlo giorgetti raffaele fitto
LAVORATORI EX ILVA SOTTO PALAZZO CHIGI