LA COREA È APPESA ALL’EREDITÀ SAMSUNG - È STATO SCARCERATO LEE JAE-YONG, RAMPOLLO DELLA DINASTIA DEL COLOSSO DELL’ELETTRONICA E LEADER DE FACTO DEL GRUPPO. LA CONCESSIONE DELLA LIBERTÀ VIGILATA È ARRIVATA DOPO LE PRESSIONI DI POLITICI E DIRIGENTI, TERRORIZZATI DAL POSSIBILE VUOTO DI LEADERSHIP NEL CONGLOMERATO INDUSTRIALE, CHE VALE IL 20% DEL PIL DI SEUL
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(ANSA-AFP) - SEOUL, 13 AGO - Libertà vigilata per il leader de facto del gruppo Samsung: Lee Jae-yong ha lasciato il carcere di Seul. Lee Jae-yong si è inchinato ai giornalisti che lo attendevano fuori dall'istituto di pena e ha dichiarato di "aver causato troppa preoccupazione alla gente" aggiungendo di essere sinceramente dispiaciuto per quanto accaduto. Poi si è allontanato a bordo di una limousine nera.
La concessione della libertà vigilata al leader di Samsung segue la prassi in vigore in Corea del Sud di concedere tale beneficio ai leader aziendali in carcere per corruzione, evasione fiscale o per motivi economici. Lee Jae-yong - la 202ma persona più ricca del mondo secondo Forbes, con un patrimonio netto di 11,4 miliardi di dollari - stava scontando una pena detentiva di due anni e mezzo per corruzione, appropriazione indebita e altri reati in relazione alla scandalo di corruzione che ha fatto cadere la ex presidentessa sudcoreana Park Geun-hye.
Le richieste per il rilascio anticipato da parte di politici e dirigenti d'azienda sono cresciute negli ultimi mesi per quello che hanno affermato essere un possibile vuoto di leadership nel più grande conglomerato industriale del Paese.
Lee, 53 anni, era stato incarcerato per la prima volta nel 2017 e condannato a 5 anni, ma l'anno successivo era stato liberato in seguito a una sentenza di appello che ha respinto la maggior parte delle condanne per corruzione e gli aveva concesso la sospensione della pena.
La Corte Suprema ha successivamente ordinato a Lee di affrontare un nuovo processo, che lo ha condannato e incarcerato di nuovo. Lee rimane ancora sotto processo per uno scandalo legato alla compravendita di azioni che avrebbe facilitato il suo percorso per prendere il controllo del gruppo Samsung.