CORRUZIONE PANE E SALAME – A ROMA UN CINESE HA OFFERTO UN PROSCIUTTO E PROMESSO UNA CENA AD ALCUNI VIGILI PER OTTENERE DEI PERMESSI – CINQUE AGENTI SONO FINITI A PROCESSO MENTRE UN FUNZIONARIO DEL VII MUNICIPIO È STATO CONDANNATO A DUE ANNI PER IL GIRO DI “MAZZETTE” ALIMENTARI – UNO STUDIO TECNICO PRIVATO SI PROPONEVA COME "MEDIATORE" A CHI VOLEVA CORROMPERE I FUNZIONARI – LE INTERCETTAZIONI: "PE 'NA PRATICA PRENDEMO MILLE EURO, CE RIMETTEMO DUCENTO EURO PERCHÉ DOVEMO PAGÀ TUTTO ER MONDO. CHE C’È RIMANE IN TASCA A NOI?”

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Estratto dell’articolo di A.O. per “La Repubblica - Edizione Roma”

 

vigili a roma

Ci risiamo: mazzette per aggiustare pratiche e controlli. Solo che in questo caso i pubblici ufficiali corrotti si sarebbero accontentati anche di prosciutti e cene. Il risultato non cambia: un funzionario del VII Municipio è stato condannato a scontare due anni di carcere e cinque vigili sono a rischio processo. Uno di loro ha anche chiesto di patteggiare.

 

I fatti sono quelli emersi nel marzo 2022, quando Bruno e Cinzia Mari, dell’omonimo studio tecnico, sono finiti ai domiciliari. Quelle indagini, condotte dai pm Carlo Villani e Maurizio Arcuri, hanno rivelato il mondo che ruotava intorno ai vertici dello Studio Tecnico Mari e ai pubblici ufficiali che falsificavano documenti e accedevano abusivamente al sistema informatico.

 

vigilia a roma 3

In realtà l’indagine è nata anche prima, nel luglio 2020. Quell’estate i pm hanno scoperto che il noto Palacavicchi, un parcheggio e un albergo riconducibili alla galassia di imprese del patron Giancarlo Cavicchi, sarebbero andati avanti nonostante parecchie irregolarità. Eppure i vigili avevano visitato spesso i locali alle porte di Fiumicino. Ma come mai non si erano accorti di ciò che accadeva? [...]

 

Il sistema era così assodato che gli indagati si lamentavano di dover pagare continuamente: “Io non posso stà sempre a chiamà i vigili urbani e dije di passà in ufficio oh! Ma na pratica prendemo mille euro, ce rimettemo ducento euro perché dovemo pagà tutto er mondo. Che c’è rimane in tasca a noi?”, rivela un’intercettazione.

 

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Agli atti ci sono anche i nomi di Angelo e Laura Casamonica, “appartenenti alla nota omonima famiglia”. I due si sarebbero rivolti allo studio Mari “per risolvere alcune pratiche edilizie relative a immobili di loro proprietà”.

 

La vicenda più singolare resta comunque quella che ha coinvolto un cittadino cinese, Ye Se: per ottenere un’ispezione favorevole avrebbe elargito “un intero prosciutto” e promesso altri generi alimentari, oltre a una cena.[...]

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