COSA DICONO QUELLE TROMBONE DI FEMMINISTE? UNA DONNA IN SALENTO STORDIVA IL MARITO CON GLI ANSIOLITICI E OBBLIGAVA LA FIGLIA A INVIARE FOTO HARD E A COMPIERE ATTI DI AUTOEROTISMO DURANTE LE VIDEOCHIAMATE CON UN 52ENNE RESIDENTE IN LOMBARDIA - LA MADRE (MADRE?) E’ INDAGATA PER PEDOPORNOGRAFIA. A SCOPRIRE TUTTO SAREBBE STATO IL PADRE DELLA RAGAZZINA, DOPO AVERE PRESO TRA LE MANI IL CELLULARE DELLA FIGLIA…

-


Claudio Tadicini per lecce.corriere.it

 

 

UNA DONNA IN SALENTO OBBLIGAVA LA FIGLIA A INVIARE FOTO HARD A UN 52ENNE RESIDENTE IN LOMBARDIA

Avrebbe stordito il marito somministrandogli nel caffè dosi massicce di ansiolitici, per poi costringere la figlia minorenne a soddisfare le perversioni di un amico virtuale. E ora la donna e quest’ultimo sono finiti nel registro degli indagati con le accuse di pedopornografia, violenza sessuale e atti sessuali con minori. La terribile vicenda giunge dal Salento e sarebbe andata avanti per tre anni, sin da quando la ragazzina aveva 14 anni.

 

La minore - secondo quanto denunciato - sarebbe stata obbligata dalla madre a sentirsi con l’uomo (un 52enne residente in Lombardia) ogni ora e mezza nonché a partecipare a videochiamate, in cui sarebbe stata costretta a compiere atti di autoerotismo dietro le minacce della donna, oppure ancora ad inviargli migliaia di foto.

 

La scoperta del padre dal cellulare della figlia

A scoprire il tutto sarebbe stato il padre della ragazzina, dopo avere preso tra le mani il cellulare della figlia, scoprendo così le conversazioni con l’amico virtuale della moglie, che le aveva pure regalato un cellulare su cui aveva anche installato alcune app “spia”, per monitorare ogni spostamento della ragazzina e ascoltare ogni sua conversazione.

UNA DONNA IN SALENTO OBBLIGAVA LA FIGLIA A INVIARE FOTO HARD A UN 52ENNE RESIDENTE IN LOMBARDIA