- COSA RESTA DEL BREVISSIMO MATRIMONIO “MORGANATICO” TRA SILVIO BERLUSCONI E MARTA FASCINA? UNA SERIE DI LETTERE, IL TATUAGGIO DELLE INIZIALI DI LUI SUL DITO DI LEI E 400MILA EURO VOLATILIZZATI IN UNA SOLA GIORNATA PER QUELLA CHE VENNE DEFINITO UN “FESTIVAL DELL’AMORE”, OVVERO LE FINTE NOZZE, A VILLA GERNETTO – MA NON SOLO: DOPO AVER ASFALTATO LICIA RONZULLI, LA 33ENNE RIMASTA ACCANTO AL CAV FINO ALLA FINE, HA CREATO UNA FITTA RETE DI CONTATTI, PIAZZANDO I SUOI FEDELISSIMI E…
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COSA RESTA DEL BREVISSIMO MATRIMONIO “MORGANATICO” TRA SILVIO BERLUSCONI E MARTA FASCINA? UNA SERIE DI LETTERE, IL TATUAGGIO DELLE INIZIALI DI LUI SUL DITO DI LEI E 400MILA EURO VOLATILIZZATI IN UNA SOLA GIORNATA PER QUELLA CHE VENNE DEFINITO UN “FESTIVAL DELL’AMORE”, OVVERO LE FINTE NOZZE, A VILLA GERNETTO – MA NON SOLO: DOPO AVER ASFALTATO LICIA RONZULLI, LA 33ENNE RIMASTA ACCANTO AL CAV FINO ALLA FINE, HA CREATO UNA FITTA RETE DI CONTATTI, PIAZZANDO I SUOI FEDELISSIMI E…
-1. SILVIO BERLUSCONI E MARTA FASCINA STORY
DAGONEWS
Cosa resta del brevissimo matrimonio “morganatico” tra Silvio Berlusconi e Marta Fascina? Una serie di lettere, il tatuaggio delle iniziali di lui sul dito di lei e 400mila euro volatilizzati in una sola giornata per quello che venne definito un “festival dell’amore” a Villa Gernetto, a Lesmo.
Le voci di un loro avvicinamento erano iniziate a circolare nel 2020. All’inizio i rumors vennero liquidati come dicerie, ma poco dopo i due vennero paparazzati mentre lasciavano un lussuoso resort svizzero insieme al cane Dudu.
Lei lo avrebbe conquistato con una serie di lettere e lui sarebbe capitolato all’inizio del 2020. Un anno dopo, nell’agosto del 2021, lei si lasciava fotografare con un look casual, a un tavolo mentre faceva finta di firmare, mettendo in bella mostra le iniziali di Silvio Berlusconi sull’anulare sinistro.
Nata in Calabria, ma cresciuta in provincia di Napoli, la Fascina si è laureata in Lettere e Filosofia all'Università La Sapienza di Roma e ha iniziato a lavorare per l'AC Milan come addetta stampa. Un’occasione ghiotta per entrare in contatto con il Cav. Quattro anni fa è stata eletta deputata nella circoscrizione Campania 1 e ha passato anni a lavorare sotto traccia.
Dopo alcune foto posate e photoshoppate con il Cav, l'anno scorso Fascina è convolata a finte nozze con Berlusconi a Villa Gernetto, a Lesmo, a nord di Milano.
Lei si è presentata con i capelli raccolti in uno chignon e in abito bianco firmato Antonio Riva: un vestito in pizzo francese con uno strascico lungo 3,5 metri che sarebbe costato 20mila euro. Silvio, invece, ha optato per un elegante abito blu Armani.
Gli ospiti, tra cui spiccavano Marcello Dell’Utri e Matteo Salvini, si sono poi gustati un pranzo preparato dal ristorante “Da Vittorio”: il menù prevedeva mondeghili di vitello al limone, gnocchi di ricotta e patate allo zafferano e paccheri “alla Vittorio” oltre a tagliata di manzo al vino rosso con patate e crema di carote alla cannella.
Una giornatina in allegria di cui si ricorda anche Confalonieri che accompagna al pianoforte il Cav che dedica una canzone alla "moglie".
Uno scherzetto per 60 persone costato a Silvio 400mila euro e non pochi scazzi in famiglia. Presenti alle nozze barzelletta il fratello dello sposo Paolo e i figli Marina, Barbara, Eleonora e Luigi. Come Dago-rivelato all’epoca, Pier Silvio non si presentò alla sceneggiata, ufficialmente perchè positivo al covid.
2. MARTA FASCINA, LA «MOGLIE» RIMASTA ACCANTO A BERLUSCONI FINO ALLA FINE, E LE DOMANDE SUL FUTURO DI FORZA ITALIA
Estratto dell'articolo di www.corriere.it
Dopo il nome di Marta Fascina, 33 anni, di solito, segue questa frase: «Che gli è stata sempre accanto». Ed è andata proprio così. Fino all’ultimo, la compagna di Silvio Berlusconi, morto oggi 12 giugno al San Raffaele di Milano, non ha mai lasciato da solo l’ex premier.
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Ci si chiede se ora l’eredità politica di Forza Italia passerà a lei. Negli ultimi mesi Fascina aveva creato una nuova, fitta, rete all’interno del partito sostituendo nella gestione anche simbolica Licia Ronzulli, per anni la donna più potente della cerchia vicina a Berlusconi.
Ad aprile, Tommaso Labate scriveva sul Corriere:
«Nella testa e tra le mani della fidanzata che il Cavaliere chiama «moglie» — in accordo e raccordo con i figli — c’è […] Una delega piena, totale, che riguarda tutte le sfere […]».
«Fascina», prosegue Labate, «non sarebbe mai riuscita a far piazza pulita dei «falchi» di Forza Italia senza un accordo strettissimo con i figli del Cavaliere, a cominciare da Marina e Piersilvio; e senza la stretta dei bulloni nei rapporti con Antonio Tajani e con l’ala governista, che poi ha prodotto anche il ritorno sulla scena di Gianni Letta.
Ma è anche vero che la trentatreenne nativa di Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) ma cresciuta a Portici (Napoli) non è più la ragazza schiva, timida e silenziosa che il gruppo parlamentare azzurro conosce dal 2018, anno del suo ingresso in Parlamento».
E il 3 giugno, Paola Di Caro scriveva:
«Fascina sembra diventare il deus ex machina di tutto: a lei si attribuisce la volontà di conquistare il simbolo del partito, di scalarlo attraverso uomini a lei vicini, di far fuori i nemici, compreso addirittura il coordinatore Antonio Tajani. Lei ha smentito con veemenza, e la descrivono infuriata, ma è chiaro che qualcosa sta succedendo».
Nei prossimi giorni, alcune di queste domande troveranno risposte.