COVID OLIMPICO - IN CINA I NUOVI CONTAGI DI COVID RAGGIUNGONO QUOTA 223, CIOÈ IL LIVELLO PIÙ ALTO DA MARZO 2020. PER IL PAESE CHE HASCELTO LA POLITICA RIGIDISSIMA DEI “CASI ZERO” È UNA BELLA BOTTA, A MENO DI TRE SETTIMANE DALLE OLIMPIADE INVERNALI DI PECHINO - CON GLI ATLETI CHE ARRIVANO NELLA CAPITALE CINESE, ERA INEVITABILE UN AUMENTO DEI POSITIVI. ANCHE PERCHÉ È ARRIVATO IL PRIMO FOCOLAIO DI OMICRON. ORA CHE FARANNO I CINESI?
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(ANSA) - Il numero di nuovi casi di Covid-19 in Cina ha raggiunto quota 223, il livello più alto da marzo 2020, nel mezzo degli sforzi per eliminare la variante Omicron altamente trasmissibile a meno di tre settimane dalle Olimpiadi invernali di Pechino 2022.
Secondo gli aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale, tra i 163 contagi interni registrati ieri altri 80 sono relativi a Tianjin, il primo focolaio di Omicron nel Paese, e altri 9 al polo manifatturiero del Guangdong. Un caso locale di Omicron è stato rilevato nel weekend a Pechino, spingendo le autorità a inasprire le regole di accesso alla capitale da altre parti della Cina
La Cina, che per prima ha registrato il Covid-19, ha seguito la rigida politica della 'tolleranza zero', tenendo un rigido controllo dei confini, malgrado il resto del mondo abbia iniziato una riapertura. L'approccio è finito sotto pressione nelle ultime settimane con più focolari in tutto il Paese a ridosso dei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022, la cui apertura è fissata al 4 febbraio.
Atleti e dirigenti hanno iniziato a raggiungere la capitale cinese, entrando subito in un sistema di bolle a Pechino e nella vicina provincia di Hebei: un "circuito chiuso" che separa gli atleti e altro personale dei Giochi dal pubblico in generale. Per limitare i contagi e proteggere l'inaugurazione delle Olimpiadi, Pechino ha rafforzato le regole per gli ingressi: i viaggiatori dovranno sottoporsi a un test anti-Covid entro 72 ore dall'arrivo nella città.
La nuova regola punta ad agevolare il tracciamento del coronavirus e della sua variante Omicron, in aggiunta all'obbligo già esistente di presentare un test negativo fatto prima delle 48 ore dall'arrivo in città e di disporre di un codice verde sull'app di monitoraggio sanitario.
Le autorità locali hanno anche chiesto ai residenti di non lasciare la città per le imminenti vacanze del Capodanno lunare. La donna infetta trovata nel fine settimana a Pechino nel distretto di Haidian non ha viaggiato fuori città né ha avuto contatti con altre persone infette, hanno detto i funzionari sanitari municipali, aggiungendo che sono stati effettuati i test su circa 13.000 persone che vivono o lavorano nella stessa zona.