COVIDA SPERICOLATA – A MILANO UN CENTINAIO DI RAGAZZI HANNO IMPROVVISATO UN MINI-RAVE PARTY ALLA DARSENA PER DARE L'ADDIO ALLA ZONA GIALLA E IL BENVENUTO AL CORONAVIRUS – IN TUTTA ITALIA COMPLICE IL BEL TEMPO SI SONO MOLTIPLICATI GLI ASSEMBRAMENTI: A ROMA CHIUSE LE PIAZZE DELLA MOVIDA AFFOLLATE
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1 – MILANO, RAVE PARTY ALLA DARSENA: MUSICA E BALLI PER UN CENTINAIO DI RAGAZZI (ANCHE SENZA MASCHERINE)
Elisabetta Andreis per www.corriere.it
Musica, drink, palloncini psichedelici a pile e un centinaio di ragazzi che ballano a bordo dell’acqua, molti senza mascherina e soprattutto senza che nessuno dica loro niente. Lo spettacolo che si presenta in Darsena sabato intorno all’ora di cena pare quello di un mini-rave, complice il buio.
Peccato che Milano stia per tornare in zona arancione, che all’orizzonte ci sia un nuovo picco di contagi e che a tutti sia chiesta la massima dose di responsabilità, visto il momento delicato e anche la necessità di tenere aperte il più possibile le scuole, compatibilmente con la salute pubblica. Per tutto il giorno, sotto il sole primaverile, in strada c’è stata molta gente, con le vie dello shopping e i Navigli che sono tornati di colpo affollati. Eppure in attesa di lunedì, quando le disposizioni sui nuovi divieti entreranno in vigore, le forze di polizia hanno alzato il livello di guardia con multe e controlli.
2 – FOLLA IN ZONA MOVIDA ROMA, CHIUSA PIAZZA
(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Folla a San Lorenzo, zona di movida della Capitale. Chiusa nel tardo pomeriggio momentaneamente dalla polizia locale piazza dell'Immacolata per far defluire il grosso numero di persone. Isolata anche la scalea del Tamburrino a Trastevere, come previsto dal piano anti-assembramenti messo appunto nei giorni scorsi in un tavolo tecnico presieduto dal questore.
3 – TANTA GENTE IN STRADA, ALLERTA ASSEMBRAMENTI WEEKEND
Paolo Teodori per l’ANSA
La concomitanza di giornate quasi primaverili su gran parte dell'Italia e la stretta sui 'colori' che sta per interessare alcune regioni ha fatto scattare in tanti la voglia di incontrare amici e conoscenti, magari facendo shopping o per un aperitivo o un pranzo all'aperto. Nel frattempo in attesa di lunedì, quando le disposizioni sui nuovi divieti entreranno in vigore, le forze di polizia hanno alzato il livello di guardia con controlli che hanno interessato ancora una volta le strade della movida e dello shopping e i lungomari, tornati di colpo affollati di persone.
Ormai da mesi la scure dei controlli è incombente, come dimostrano i dati di ieri del Viminale: le Forze di polizia hanno verificato 108.416 persone, con 1.041 sanzioni e 10 denunce. Sono stati poi verificati 12.015 tra attività ed esercizi commerciali, con 72 titolari sanzionati e 29 chiusure. L'incubo-focolai con annesse varianti è testimoniato bene dal fermo richiamo del sindaco di Milano Giuseppe Sala in vista dell'ultimo fine settimana giallo prima del rientro della Lombardia in arancione: "Comportatevi in modo adeguato al difficile momento. Siamo in arancione da lunedì ma avendo un week-end di giallo e bel tempo vi chiedo di tenere un comportamento corretto".
Sala ha lamentato la presenza nelle strade di "troppi gruppi, talmente tanti che diventano incontrollabili dalle forze dell'ordine. Detto ciò - ha annunciato - oggi rafforzeremo i controlli. Ne ho parlato con il Questore. Ho chiesto un intervento più deciso per questo week-end e così sarà". Invito per molti versi disatteso vista la gran massa di persone che nel pomeriggio si è riversata nelle zone dello shopping e dello spritz, con migliaia di giovani seduti ai tavolini all'aperto di bar e ristoranti di corso Sempione. Assembramenti record anche nella Capitale dove sono state disposte chiusure momentanee nel quartiere di San Lorenzo e Trastevere, il tutto messo in atto dopo il piano anti-assembramenti adottato nei giorni scorsi in un tavolo tecnico presieduto dal questore.
Rafforzamento dei controlli e del numero di agenti anche sul litorale romano - tra Fregene e Ostia per intendersi - teatro nello scorso week end di assembramenti, soprattutto vicino a bar e ristoranti. Multe e chiusure di esercizi commerciali ancora a Napoli, come è accaduto ieri per tre bar nel centro storico della città, dove si offrivano bevande al banco oltre l'orario consentito.
Ma la 'guerra' agli assembramenti riguarda tutti i centri, grandi e piccoli: come testimonia quanto accade a Follonica, cittadina in provincia di Grosseto - in cui sono comparse due casi di variante inglese e uno di brasiliana - dove il sindaco Andrea Benni ha annunciato una brusca intensificazione dei controlli sul territorio da parte delle forze dell'ordine. Tutto bene nella provincia di Pistoia, alle prese con il primo giorno di zona rossa: "Sono andato con la polizia municipale - ha riferito il sindaco Alessandro Tomasi - abbiamo anche attivato i volontari per controllarli: le persone c'erano, ma rispettavano le regole, non ho trovato assembramenti, quindi la prima giornata sta andando bene". Pronta a bacchettare i comportamenti non virtuosi la sindaca di Riccione, che dal due marzo passa in arancione scuro: "Dalla Regione - ha affermato Renata Tosi - attendo anche che con le nuove restrizioni vengano date indicazioni su nuovi ed eventuali controlli perché abbiamo visto come sia inutile chiudere senza controllare che le persone non escano di casa se non per i motivi consentiti". Forte attenzione anche agli spostamenti tra regioni, come dimostra il caso di un 19enne multato di oltre mille euro dagli agenti di polizia perché residente a Gubbio (Perugia) e sorpreso - e non era la prima volta - a Fabriano (Ancona). M
ano ferma anche a Cavour (Torino), che si prepara a diventare zona rossa, dove le autorità locali non prevedono una 'blindatura' del territorio con blocchi stradali ai confini, ma controlli continui h24. Buone notizie da Bologna nel primo giorno di 'arancione scuro': nella 'T' pedonale del centro storico, dove si incrociano le tre strade più frequentate della città, si è camminato tranquillamente senza il classico 'slalom'.
Ieri però nelle strade del capoluogo felsineo le forze dell'ordine hanno dovuto affrontare una massa importante di persone, molte delle quali senza mascherine, con 43 persone sanzionate. Allarmato il sindaco di Grado Dario Raugna: "Oggi la città appariva particolarmente affollata visto anche il bel tempo e domani verosimilmente lo sarà ancora di più: la preoccupazione è notevole". Sanzioni più severe saranno stabilite anche per i militari se infrangono le norme anti Covid: i reati che possono essere contestati dai magistrati con le 'stellette', è stato reso noto durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario militare, sono 'violata consegna' e 'disobbedienza aggravata', che prevedono pene salate.