CRONACA DI UN MASSACRO – NELLE 74 PAGINE DI MOTIVAZIONI Di CONDANNA ALL’ERGASTOLO PER MARCO E GABRIELE BIANCHI SI LEGGE CHE I DUE HANNO AGITO IN PREDA A “UNA FURIA CIECA” CONTRO WILLY MONTEIRO “COLPITO DA GABRIELE CON UN VIOLENTISSIMO CALCIO FRONTALE AL PETTO PORTATO CON TECNICA DA ARTI MARZIALI” – "IL TENTATIVO DEL POVERO RAGAZZO DI RIALZARSI VENIVA RESPINTO CON UN PUGNO DI GABRIELE MENTRE IL FRATELLO CON UN CALCIO…”
-Daniele Molteni per www.leggo.it
Omicidio di Willy Monteiro. Sono arrivate le motivazioni della sentenza. «L'irruzione dei fratelli Bianchi sulla scena di una disputa sino ad allora solo verbale, e comunque in fase di spontanea risoluzione, fungeva da detonatore di una cieca furia».
È quanto scrivono i giudici della Corte d'Assise di Frosinone nella motivazioni della sentenza con cui hanno disposto l'ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, la condanna a 23 anni per Francesco Belleggia e 21 anni per Mario Pincarelli, accusati della morte di Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro, tra Roma e Frosinone, il 6 settembre 2020, una sera come tante nel cuore della movida.
«Omicidio iniziato con un calcio al petto»
Per i giudici «l'azione violenta, invero già in atto in quanto i due fratelli si erano fatti largo fra la folla a spintoni e manate, a quel punto otteneva ulteriore impulso. I quattro si compattavano a falange ed avanzavano in modo sincrono, impattando contro il corpo del povero Willy che si era appena intromesso per capire cosa stesse accadendo».
Secondo i magistrati «è proprio in quel momento che egli veniva colpito da Gabriele Bianchi con un violentissimo calcio frontale al petto portato con tecnica da arti marziali che lo sbatteva contro un'auto in sosta.
E il tentativo del povero ragazzo di rialzarsi veniva respinto dapprima con un pugno del medesimo Gabriele Bianchi mentre il fratello con un calcio neutralizzava il tentativo del Cenciarelli di correre in aiuto di Willy e, poi, da calci e pugni inferti da tutti e quattro gli imputati, finanche mentre il ragazzo era inerme a terra; il tutto nel brevissimo volgere di pochi secondi. Quindi i quattro correvano via e salivano in auto dandosi a fuga precipitosa».