CRONACHE DA UN CARCERE-LAGER – NUOVI AGGHIACCIANTI RACCONTI DELLE VIOLENZE SUBITE DAI DETENUTI DEL PENITENZIARIO DI IVREA SU CUI STA INDAGANDO LA PROCURA DI TORINO - UN DETENUTO È STATO PRESO A CALCI E PUGNI MENTRE IL MEDICO DEL CARCERE GUARDAVA L’AGGRESSIONE BEVENDOSI UN CAFFÈ - UN ALTRO CARCERATO È STATO PESTATO E LASCIATO NUDO PER TUTTA LA NOTTE IN CELLA - ALCUNI REATI, IGNORATI PER ANNI, POTREBBERO FINIRE IN PRESCRIZIONE E NESSUNO PAGHERÀ...

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Estratto dell’articolo di Andrea Bucci e Lodovico Poletto per “la Stampa”

 

CARCERE IVREA

Sette anni fa. Un sabato: è il 7 novembre. Al carcere di Ivrea un detenuto di origini nord africane viene picchiato con calci e pugni da un gruppo di agenti. Lì accanto c'è il medico di turno alla casa circondariale. Guarda, e non muove un dito. Tranquillo sorseggia un caffè, appena spillato dal distributore automatico. Ecco, quel medico adesso è inserito nell'elenco dei 28 indagati per violenze - protratte negli anni - all'interno di questo carcere più volte finito al centro di inchieste della magistratura.

 

CARCERE IVREA

Quella che lo vede nei guai racconta la storia di sette pestaggi che la Procura Generale di Torino ha raggruppato in un unico fascicolo, prendendo sul serio le denunce di Antigone - associazione che si occupa di diritti e garanzie nel sistema penale - e dell'allora Garante comunale dei detenuti. Ora l'inchiesta è finita. Il medico rischia la radiazione: non ha mai segnalato nulla a nessuno.

 

Per la prima volta, con questo atto di chiusura indagini, vengono presi in considerazione episodi che non erano mai stati approfonditi. Quello in cui appare il dottore è il più vecchio di tutti. Ma nell'elenco ce ne sono altri. Inquietanti e violenti. E che confermano le voci che giungevano allora da dentro le celle: «Qui gli agenti non hanno pietà per nessuno».

CARCERE DI IVREA

 

È il 26 di ottobre del 2016. Un altro detenuto viene pestato con il manganello, con calci, pugni e schiaffi. Lo menano gli agenti che lo stanno scortando in infermeria. Finita la vista l'uomo viene riaccompagnato in cella. È nudo. Resterà così tutta la notte. E il giorno dopo, come se non bastasse, finisce in cella di rigore. Risultano almeno altri cinque racconti di questo tipo. E una montagna di relazioni di servizio che gli agenti di custodia firmavano di volta in volta e inviano ai vertici della polizia penitenziaria.

 

carcere ivrea 1

Ecco come motivarono le ferite sull'uomo lasciato nudo: il detenuto «scivolava accidentalmente, sbattendo la testa sul pavimento della sezione, reso scivoloso dall'uso dell'idrante per spegnere il focolare che avevano appiccato in precedenza». Basta cambiare i nomi dei reclusi e quelli degli agenti, ed ecco altre relazioni fotocopia.

 

carcere ivrea 3

[…] Alcuni reati, infatti, sono troppo vecchi e in aria di archiviazione. Nel corso degli anni, infatti, almeno due indagini aperte a Ivrea sono finite in nulla. Quando la Procura generale di Torino ha preso in mano i fascicoli, i tempi per un'indagine approfondita erano strettissimi. Come finirà? Impossibile dirlo. L'unica cosa certa è che a processo andranno i sette agenti, oggi accusati di tortura.