DALLE CUCINE ALLE SALE OPERATORIE, I ROBOT RENDERANNO I LAVORATORI INUTILI (E DISOCCUPATI) - A PARIGI, UNA CATENA DI PIZZERIE UTILIZZA ROBOT PER PREPARARE, CUOCERE E SERVIRE AI TAVOLI SENZA INTERVENTO UMANO – I ROBOT COSTANO CIRCA 500MILA EURO L’UNO E RIESCONO A SFORNARE FINO A 80 PIZZE ALL’ORA – E GLI ALLOCCHI ITALIANI SI INCAZZANO ONLINE FACENDONE UNA QUESTIONE DI QUALITA' DEL CIBO E NON DI FUTURO DEL LAVORO...
-Lara De Luna per www.repubblica.it
E se il robot finisse per sostituire gli umani? È un pensiero che prima o poi ha toccato tutti noi, anche i meno avvezzi a leggere di fantascienza, per cui Asimov è un nome sconosciuto o al più un critico enogastronomico che abita a New York (nota bene: il critico sunnominato è il nipote dello scrittore di Io Robot). Eppure qualcuno, probabilmente senza fini apocalittici ma puramente mosso dal marketing, sta già facendo in modo che sia così. E a Parigi la pizza la fanno i robot. Non più un semplice esperimento, ma una realtà in ben due locali, uno in provincia e l'altro nel centro della città, della catena Pazzi.
La notizia, quantomeno curiosa, ha cominciato a fare il giro dei social network quando il ristorante Pazzi ha aperto la sua seconda sede nel cuore della Ville Lumiéré, a pochi passi dal Pantheon Notre-Dame e l'île Saint-Louis. Ovvero davanti agli occhi di tutto il mondo è stato approntato un ristorante in cui un robot prepara, cuoce e serve pizze senza intervento umano, basandosi su una tecnologia che gli permette di produrre fino a 80 pizze all'ora, ben protetto da un vetro antisfondamento rispetto a chi entra per ordinare.
Il procedimento è semplice: al cliente basta ordinare su un terminale automatico, molto simile a quelli che alcune catene di fast food hanno importato da qualche anno anche in Italia, poi il robot, con le sue braccia meccaniche, fa il resto: stende l'impasto, la salsa di pomodoro, aggiunge gli ingredienti e inforna la pizza. Una volta che questa è cotta, il robot ripone anche la pizza nella sua scatola e la serve al cliente.
Un'attrazione a tutti gli effetti, oltre che un'innovazione potenzialmente interessante, che può essere replicata in altri settori, che piace a grandi e piccini, tanto che da qualche giorno turisti e soprattutto tanti parigini si assiepano davanti alle vetrine. E anche dentro il locale, ansiosi di provare "la pizza automatizzata", come hanno dichiarato in molti alle tv francesi giunte a testimoniare questo evento bizarro.
E il menu? Lungimiranti, durante la fase di scrittura delle ricette i proprietari del marchio hanno visto il quadro generale e assoldato un consolidato professionista, Thierry Graffagnino, per portare a casa il risultato. Alla carta ci sono quindici pizze che vanno dai 7 ai 14 euro, con la possibilità di scegliere e aggiungere ingredienti a piacere.
Ma da dove arriva tutto questo? Nel breve periodo da Val d'Europe, il più grande centro commerciale - con annesso outlet di grandi firme, uno dei primi d'Europa ad aprire molti anni fa - della regione, dove questo esperimento è partito già nel 2019, ma con meno clamore rispetto all'ultima apertura. L'approdo nel centro di Parigi è per i due ingegneri a capo di Ekim, la start-up che ha progettato i robot, la vera rampa di lancio del loro progetto.
Progetto a cui Sébastien Roverso e Cyril Hamon hanno cominciato a lavorare 9 anni fa, arrivando a un primo prototipo funzionante nel 2018, quando approdò sulle televisioni francesi, senza però fare troppo clamore oltre i confini nazionali. "Oggi" dichiarano i due imprenditori alla stampa, "siamo pronti a rivoluzionare il fast food, spinti in particolar modo dalla carenza di personale che oggi affligge tutto il settore".
Il costo della tecnologia utilizzata (500mila euro per ogni robot), potrebbe essere un ostacolo alla sua diffusione, in verità, ma sicuramente farà ancora parlare di se. "Anche se non potrà mai rimpiazzare una vera pizzeria", come si legge in numerosi commenti alla notizia, su Youtube e non solo.