DAGOREPORT – CASTELLITTO DI…SABBIA: L’ULTIMA TROVATA DEL PRESIDENTE DEL CENTRO SPERIMENTALE? UN AUTISTA A SUA DISPOSIZIONE, ANCHE SE A CINECITTÀ NON SI VEDE QUASI MAI – AL MINISTERO DELLA CULTURA INIZIANO A CHIEDERSI SE L’ATTORE SIA STATA UNA BUONA SCELTA: TRA INCENDI MAL DOMATI, VILLE DI LUSSO E CONSULENZE ALLA MOGLIE, GLI INCIAMPI INIZIANO A ESSERE UN PO’ TROPPI – IL RUOLO DI ANGELO TUMMINELLI, VERO DOMINUS DEL CSC

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sergio castellitto foto di bacco

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Lo sbarco di Sergio Castellitto alla presidenza del Centro Sperimentale di Cinematografia, voluto dall’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, con la sponsorizzazione di Pupi Avati, fu salutato dai più con entusiasmo: Castellitto è un attore, regista, produttore di spessore e si pensava fosse la persona giusta a ricoprire l’incarico. Nessuno poteva immaginare che si rivelasse un Castellitto…”di sabbia”. 

ANGELO TUMMINELLI

 

Quando prese il posto di Marta Donzelli, il 71enne romano si inventò una nuova figura da inserire nell’organigramma del Centro Sperimentale. Con un contratto di tre anni a 105mila euro annui, è stato assunto il suo produttore teatrale, Angelo Tumminelli. Doveva essere un ausilio alla presidenza per le attività “istituzionali” della fondazione. Peccato che di settimana in settimana la presenza di Castellitto sia stata scarsamente segnalabile: al Centro si vedeva poco e Tumminelli ha iniziato a spadroneggiare come il vero dominus. 

 

sergio castellitto margaret mazzantini

L’attore è poi incappato in un altro paio di scivoloni, come lo scandaletto della villa di lusso, affittata a Venezia per la Mostra del Cinema, a spese del Csc. Poi c’è stata la consulenza da 4mila euro alla moglie, la scrittrice Margaret Mazzantini, chiamata per intervistare David Grossman. E infine il pastrocchio dell’incendio dell’8 giugno alla Cineteca nazionale del Centro, in cui sono andate in fumo 220 pellicole di film.

 

L’ultima di Castellitto porta all’assunzione, dal 3 giugno al 31 dicembre di un autista. Al che al ministero, dov’è arrivato a passo d’oca Alessandro Giuli, si sono chiesti: ma a cosa gli serve una macchina fissa se al Centro sperimentale non si vede quasi mai? Si mormora che Castellitto voglia sempre essere scarrozzato. E se lo chaffeur non glielo pagano le case di produzione per i film, lo finanzia il Centro sperimentale…

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