DANDOLO POST! "NON ERA DI LUCA MORISI LA DROGA DELLO STUPRO. CASO ARCHIVIATO. LO SCRIVEMMO SU DAGOSPIA 24 ORE DOPO L'USCITA DELLA PRESUNTA NOTIZIA. NEL MEZZO PERÒ C'ERA LA NOTTE DI UOMO CON IL SUO BUIO, I SUOI INCIAMPI E FORSE I I SUOI ORGASMI. CHE FURONO GETTATI AL PUBBLICO GIUDIZIO COME LE GHIANDE AI MAIALI. SE SOLO RILEGGESSIMO CON LA LUCIDITÀ DEI NOSTRI UMANI ABISSI QUESTA LIRICA DI COSTANTINOS KAVAFIS…"
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Dal profilo Instagram di Alberto Dandolo
Non era di Luca Morisi la droga dello stupro. Caso archiviato. Lo scrivemmo su Dagospia 24 ore dopo l'uscita della presunta notizia.
Nel mezzo però c'era la notte di uomo con il suo buio, i suoi inciampi e forse i i suoi orgasmi. Che furono gettati al pubblico giudizio come le ghiande ai maiali.
Come se essere pagato per comunicare un principio, una ideologia politica, un dovere morale dovesse coincidere con l'appartenervi. O abbracciarli nella privatezza della propria coscienza.
Se solo rileggessimo con la lucidità dei nostri umani abissi questa lirica di Costantinos Kavafis, forse coglieremmo il senso non solo di quella notte di Luca ma anche di tutte quelle notti in cui ciascuno di noi si è abbandonato. Per scelta. Per noia. Per dipendenza. Per gioia. O per dolore
GIURA
"Ogni tanto giura di cominciare una vita migliore.
Ma come viene la notte con i suoi consigli, con i suoi mezzucci e con le sue malíe, ma come viene d’impeto la notte, allora al corpo che esige e reclama, a quella stessa fatale gioia egli, smarrito, fa ritorno ". (C. Kavafis)