IL DENARO SARA' PURE LO STERCO DEL DIAVOLO, MA "L'AZIENDA" MEDJUGORJE È TROPPO REMUNERATIVA PER ESSERE FERMATA - NONOSTANTE I MOLTI DUBBI SULLE APPARIZIONI DELLA MADONNA NELLA CITTADINA DELLA BOSNIA ERZEGOVINA, IL VATICANO HA DATO IL NULLA OSTA AI FEDELI PER RIUNIRSI E PREGARE A MEDJUGORJE - PERFINO PAPA FRANCESCO IRONIZZO' SULLA PERIODICITÀ DELLE APPARIZIONI PARLANDO DI "MADONNA POSTINA" - L'OPACO BUSINESS CHE CI GIRA INTORNO: PELLEGRINAGGI, ALBERGHI, GADGET RELIGIOSI E PERFINO SCANDALI SESSUALI...
-Estratto dell'articolo di Iacopo Scaramuzzi per “La Repubblica”
Anni fa, quando era in Argentina, il cardinale Victor Manuel Fernandez propose di mettere per le strade della diocesi un po’ di edicole dedicate a Maria, e la prima immagine che i fedeli gli proposero fu la Madonna di Medjugorje.
Solo una suora sollevò la questione, «è autorizzata dalla Chiesa? », ma il vescovo del luogo tagliò corto: «Ma che male può fare?». Ora che Fernandez è prefetto dell’ex Santo Uffizio, ha approvato, con l’avallo di papa Francesco, la devozione per la Madonna di Medjugorje.
Che male può fare? Il culto è iniziato in questa cittadina della Bosnia Erzegovina nel 1981. Nell’ex Jugoslavia già percorsa dai venti nazionalisti, sei bambini riferirono di avere assistito alla apparizione della Regina della pace. Da allora Medjugorje è stata visitata da cinquanta milioni di pellegrini e il culto di questa Madonna si è diffuso rapidamente in tutto il mondo.
Roma è stata scavalcata dagli eventi e ora, finalmente, dice una parola ufficiale. Non certifica il carattere soprannaturale delle visioni, mette una serie di paletti, ma autorizza la «esperienza spirituale»: «Non accogliamo questi messaggi come rivelazioni private, perché non abbiamo la certezza che siano messaggi della Madonna », ha spiegato Fernandez, «ma come testi edificanti».
Il percorso è stato accidentato. Il primo vescovo ha negato che Maria fosse veramente apparsa, i francescani hanno litigato con la diocesi (in realtà per una questione immobiliare, ma le apparizioni hanno gettato benzina sul fuoco), il Vaticano ha parlato di «sospetto di eresia e di scisma», poi Benedetto XVI ha incaricato una commissione guidata dal cardinale Camillo Ruini che ha espresso più dubbi che altro.
Attorno a Medjugorje è fiorito un opaco business di pellegrinaggi, alberghi, gadget religiosi, un assistente spirituale dei veggenti è stato scomunicato per abusi sessuali e non sono mancati, come ha detto lo stesso Fernandez, gruppi di fedeli «fanatici». Papa Francesco in persona ha ironizzato sulla periodicità delle apparizioni, quasi che Maria consegnasse telegrammi a comando, parlando della «Madonna postina».
La sentenza di ieri poteva essere molto meno clemente. Ma alla fine, in applicazione delle norme approvate da Francesco solo a maggio scorso, la Dottrina della fede ha sancito il nihil obstat, nulla osta. Può suonare curioso approvare la devozione per apparizioni che non si sa se ci siano effettivamente state.
L’ex Santo Uffizio si è però concentrato sui «frutti positivi» pastorali. A Medjugorje in questi anni si sono verificate conversioni, guarigioni, riappacificazioni, la gente prega, fa adorazione eucaristica, va a messa, si riavvicina alla fede o ci si avvicina per la prima volta. La gente, ha ammesso Bergoglio già anni fa, «lì si converte».
[...] Bocciare Medjurorje avrebbe deluso tanti semplici fedeli. Da qui la decisione di autorizzare il «culto pubblico» (i pellegrinaggi erano già stati ufficialmente approvati qualche anno fa). Non senza un’accorta operazione affidata al visitatore apostolico, l’arcivescovo Aldo Cavalli, che sta discretamente vigilando sul business dei pellegrinaggi. [...]
Quanto ai veggenti – o meglio, «presunti veggenti», come vengono chiamati per tutto il documento – se in futuro avranno altri messaggi da riferire, o se intendono riferire di messaggi antichi che hanno tenuto segreti, non lo potranno fare senza il previo assenso della Santa Sede. [...]