DENUNCIATI IN PROCURA I DUE BROKER CHE AVEVANO GESTITO, INSIEME A D’ALEMA, LA COMPRAVENDITA DI ARMI ALLA COLOMBIA - SONO STATI SEGNALATI ALLE AUTORITÀ I FALSI DOCUMENTI PER ACCREDITARE EMANUELE CARUSO E FRANCESCO AMATO: I DUE STAMPAVANO NOMINE CON IL CICLOSTILE IN FANTOMATICHE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI, TUTTE PARTORITE DALLA LORO FANTASIA…

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Giacomo Amadori per “La Verità”

 

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La vicenda della compravendita di armi gestita da una strana banda di intermediari in affari con Massimo D'Alema è finita in Procura come annunciato ieri dalla Verità. L'ufficio giudiziario prescelto dall'Assemblea parlamentare del Mediterraneo (Apm), organismo che tesse relazioni diplomatiche tra i Paesi che si affacciano sul Mare nostrum, è quello di Napoli dove la Apm ha la propria sede ufficiale.

 

A far scattare la denuncia sono stati i documenti farlocchi pubblicati dal nostro giornale e utilizzati per accreditare sia presso le istituzioni colombiane che presso le aziende italiane (Leonardo e Fincantieri) due strani broker: i pugliesi Emanuele Caruso, 42 anni, e Francesco Amato, 37.

DALEMA E LE ARMI IN COLOMBIA - LE LETTERE DI PATROCINIO DELLA CAMERA EUROMEDITERRANEA

 

Entrambi, a partire dal settembre scorso, hanno iniziato a lavorare a una trattativa che aveva l'obiettivo di vendere alle forze armate colombiane armamenti made in Italy del valore di oltre 4 miliardi di euro e per l'esattezza due fregate Fcx30, due sommergibili Trachinus e 24 caccia da addestramento M-360.

 

Ma Caruso e Amato per raggiungere il risultato hanno iniziato a stampare nomine con il ciclostile in fantomatiche organizzazioni internazionali, tutte, sembra, partorite dalla fantasia della strana coppia. A onor del vero Amato con noi ha scaricato sul socio la responsabilità di quel fiorire di enti e incarichi, mentre ha ammesso di aver coinvolto nell'affare, grazie ai suoi ganci colombiani, i due sanguinari ex paramilitari Edgar Ignacio Fierro Florez e Oscar José Ospino Pacheco.

OSCAR JOSE OSPINO PACHECO

 

Amato, che dice di vivere in Spagna, sarebbe entrato in confidenza con potenti famiglie sudamericane di latifondisti da responsabile per l'acquisto di frutta esotica (avocados in particolare) di un importante marchio della grande distribuzione. La Apm di fronte alle lettere di patrocinio tarocche ad associazioni come la Polizia del Mediterraneo e la Camera EuroMediterranea per l'industria e le imprese ha deciso di rivolgersi alla magistratura, come ci aveva anticipato il segretario generale Sergio Piazzi.

EMANUELE CARUSO

 

Ieri è stato diramato un comunicato ufficiale: «L'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo ha presentato sabato 5 marzo una denuncia presso la Procura di Napoli, città in cui ha sede il Segretariato dell'Apm, a carico del sedicente Emanuele Caruso e altri soggetti ignoti in relazione a quanto emerso da due articoli pubblicati dal quotidiano La Verità su presunte intermediazioni per la vendita di armi in Colombia», si legge nel comunicato.

 

Che prosegue così: «In questi articoli si dava conto di presunti rapporti tra l'Apm e alcuni soggetti, da noi immediatamente denunciati all'autorità giudiziaria per tutelare la nostra organizzazione. Nella denuncia è stato chiarito che ogni informazione pubblicata risulta palesemente falsa, come correttamente riportato dal quotidiano La Verità, che ha ricevuto esaustive spiegazioni da parte del Segretario generale dell'Apm, ambasciatore Sergio Piazzi».

 

LA MEDIAZIONE DI MASSIMO DALEMA PER UNA VENDITA DI ARMI ALLA COLOMBIA

L'atto d'accusa contro i due broker (in particolare contro Caruso) termina così: «Inoltre, come precisato sia a mezzo stampa, che ribadito nella denuncia, non è mai esistito nessun rapporto, né abbiamo mai avuto notizia di persone, associazioni e fatti descritti nei suddetti articoli. Abbiamo quindi denunciato tali circostanze all'autorità giudiziaria al fine di punire gli autori materiali dei reati commessi, ma anche per ribadire l'immediata presa di distanza da vicende che risultano essere le più lontane possibili dalla missione dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, che agisce nel pieno rispetto delle norme legislative nazionali e internazionali per promuovere azioni di diplomazia parlamentare, volte a costruire iniziative di pace e sicurezza nell'area Euro-Mediterranea e nel Golfo». Adesso Caruso ed Amato la loro pila di carte e titoli dovranno mostrarli ai magistrati.

MASSIMO DALEMA
MASSIMO DALEMA E LA VENDITA DI ARMI IN COLOMBIA - I DOCUMENTI CONTRAFFATTI CHE I BROKER ITALIANI HANNO PROVATO A RIFILARE A LEONARDO E FINCANTIERI