IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - IN CHIARO CHE VEDIAMO? RAI UNO PROPONE “RICATTO D’AMORE”, DIVERTENTE COMMEDIA SENTIMENTALE MOLTO BEN RIUSCITA - DA VEDERE “VOGLIA DI RICOMINCIARE” SU RAI MOVIE, MA POTETE ANDARE SUL SICURO COL FRACASSONE, MA DIVERTENTE “THE ROCK” SU CANALE 27 – DELIZIOSO, E VISTO SOLO QUANDO USCÌ, IL FANTASY COI VECCHIETTI CHE SCOPRONO UNA SORTA DI FONTE DELLA GIOVINEZZA “COCOON”. PASSANO A ORE IMPOSSIBILI ANCHE STRACULTONI COME “DELITTO AL RISTORANTE CINESE” E… - VIDEO
-Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro, se ce la facciamo, che vediamo? Rai Uno alle 21, 30 propone la divertente commedia sentimentale “Ricatto d’amore” di Anne Fletcher con Sandra Bullock, Ryan Reynolds, Mary Steenburgen, Craig T. Nelson, Betty White. Se vuole mantenere il posto di editor in una grande casa editrice di New York, la canadese Sandra Bullock deve sposare in poco tempo un uomo americano e fingere che lo conosce alla perfezione. Così si mette con il suo assistente, il bel ragazzone Ryan Reynolds, anche se lo considera poco più che un poggiapiedi. Per far funzionare il finto-matrimonio lui la porta dai suoi in Alaska.
Come accade in tutti questi tipi di commedie è lì, fingendosi innamorati e vivendo nella stessa stanza che i due finalmente si capiranno. Molto simile, come struttura e gag a “Tutti tranne te”. Molto riuscita. La7 alle 21, 30 risponde con un supergiallo come “Caccia al ladro” di Alfred Hitchcoch con Cary Grant elegante anche quando fa il ladro internazionale, Grace Kelly, Jessie Royce Landis, Charles Vanel, John Williams. Stravisto, ovvio. Alternative? Ci sarebbe su Iris alle 21 il bel revenge movie di Neil Jordan “Il buio nell’anima” con Jodie Foster, Terrence Howard, Nicky Katt, Naveen Andrews, dove la protagonista, conduttrice radiofonica, si arma di pistola e inizia una caccia all’uomo, quando il suo compagno viene ucciso durante una brutta aggressione.
Bang! Bang! Cine 34 alle 21 propone “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo, tratto dal bel romanzo d’esordio di Fabio Bartolomei, “Giulia 1300 e altri miracoli”, con Edoardo Leo, Carlo Buccirosso, Luca Argentero, Claudio Amendola, Stefano Fresi. Arrivato al suo terzo film da regista, dopo il buon esordio con Diciotto anni dopo nel 2010, e Buongiorno, papà con Raoul Bova e Marco Giallini, Leo riesce a sfruttare a dovere gran parte delle sue esperienze precedenti come attore e come regista. Riprende il Claudio Amendola protagonista e regista di “La mossa del pinguino”, e gli affida il ruolo importante del vecchio compagno che non molla, “Ho occupato 32 appartamenti coi compagni del collettivo”.
Riprende lo Stefano Fresi di “Smetto quando voglio”, sorta di fratellone vigliaccone che sviene di fronte alla minima idea di pericolo, ormai incarnazione del precariato italiano, anche se gli taglia i capelli per renderlo diverso. Riprende come sceneggiatore Marco Bonini, amico e attore, con cui aveva scritto già il suo film d’esordio. E mischia, nel suo adattamento, un po’ di temi del film di Amendola, che lui stesso aveva scritto, e di quello di Sibilia, facendone una storia corale di trenta-quarentenni da sempre in cerca di un piano B per schivare la realtà e vivere un mondo parallelo.
Dalla commedia più tradizionale riprende Luca Argentero come protagonista, o quasi, nel ruolo di Diego, un impiegato grigissimo che si ritrova orfano e in cerca di una identità oltre che di un lavoro. E la bravissima Anna Foglietta, nel ruolo di Elisa, unica donna del gruppo, incinta e scombinata, anche lei in cerca di una identità e di una famiglia. Il film funzionò molto bene.
Su Canale 20 alle 21, 05 trovate l’avventuroso di non grandi pretese “Sahara” diretto da Breck Eisner con Matthew McConaughey in coppia con Penelope Cruz, Steve Zahn, Lambert Wilson, Delroy Lindo. Da vedere, se non l’avete già visto, “Voglia di ricominciare”, commedia sentimentale ambientata negli anni’50 diretta da Michael Caton-Jones con Robert De Niro, Leonardo DiCaprio nel suo primo buon ruolo in un film, Ellen Barkin, Eliza Dushku, Tobey Maguire, dove seguiamo una donna single, la Barkin, che va a vivere a Seattle col figlio adolescente, un giovanissimo DiCaprio, e incontra un uomo scorbutico e parolacciaro, De Niro.
Riusciranno i tre a formare una famiglia? Subito dopo la lavorazione De Niro chiamò Scorsese perché era rimasto impressionato da DiCaprio e Sharon Stone, vedendolo qui, lo volle a tutti i costi per “Pronti a morire”. Su La5 alle 21, 10 trovate una divertente commedia sentimentale, “E’ complicato” di Nancy Meyers, con Meryl Streep divisa tra l’ex-marito, Alec Baldwin, e un architetto che la corteggia, Steve Martin. Bel cast. Andate sul sicuro col fracassone, ma divertente “The Rock”, opera seconda di Michael Bay, ma scritto segretamente da Quentin Tarantino (Wow!) e Aron Soprkin (Wow2”) con Sean Connery con parrucchini di ogni tipo, Nicolas Cage in canotta, Ed Harris, David Morse, Michael Biehn, William Forsythe, Claire Forlani. La storia vede un gruppo di veterani che tengono in ostaggio dei turisti arrivati a vedere la vecchia prigione di Alcatraz perché vogliono che il governo aiuti le famiglie dei caduti così miseramente abbandonati. Ovviamente si scatena l’inferno. A Connery piaceva parecchio.
Sembra. Avete un altro action, su Cielo alle 21, 15, il mai sentito “Air Collision” diretto da Liz Adams con Reginald VelJohnson, Jordan Ladd, Gerald Webb, Michael Teh, Darin Cooper. Su Italia 1 alle 21, 20 trovate la versione da 121 minuti di “Justice League” di Zack Snyder con Ben Affleck in versione Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Jason Momoa come Aquaman, Henry Cavill come Superman, Ezra Miller, Ray Fischer, Amber Heard. Una versione del tutto diversa da quella che verrà poi fatta per i fan di Zack Snyder, che si trova solo in streaming, cioè la ponderosa “Zack Snyder’s Justice League”, lunga quattro ore, ben più violenti e con molti altri personaggi che erano stati eliminati. Proprio un’altra roba.
Vi giro quello che scrissi di quella corta. Ci sono Batman che ancora je rode di aver contribuito alla morte di Superman, Wonder Woman bonissima, Aquaman tatuato coattissimo con tanto di forcone, The Flash ragazzino con la battuta pronta, Cyborg che ha qualche problema con la sua parte meccanica. Tutti insieme, compreso il poro Superman che in qualche modo dovrà tornare, visto che la battuta chiave di Batman è “Noi non siamo abbastanza”, ritornano in questo non riuscitissimo ma gradevole Justice League, solo in parte diretto da Zack Snyder, ma completato, rimontato e ricostruito da Joss Whedon, che firma qui con Chris Terrio solo la sceneggiatura.
Snyder, responsabile anche del precedente e disastrato Batman v Superman, dopo i quattro quinti delle riprese, abbandonò il set per il suicidio della giovane figlia e venne appunto sostituito da Whedon, che ha portato a casa il progetto, rendendolo funzionale, ma non così riuscito. Whedon ha rigirato per due mesi parecchie scene a Londra, con 25 milioni di dollari di extra budget, ha licenziato il musicista scelto da Snyder, Junkie Xl, che ritroveremo nella versione director’s cut, chiamando al suo posto il grande Danny Elfman, ha curato tutta la post-produzione. Scompare anche qualche attore che pensavamo di trovare, mentre la Mera di Amber Heard si vede appena. Cose che possono capitare in un polpettone da 300 milioni ideato dieci anni fa, riscritto varie volte, e pensato, a un certo punto, per la regia del più grande di tutti, George Miller, che avrebbe voluto DJ Cotrone come Superman, Arnie Hammer come Batman e Megan Gale come Wonder Woman. Il progetto di Zack Snyder vedeva però il film in due parti, da girare assieme, e qualcosa del sequel si vede alla fine del film.
Sull’intero progetto gira una certa aria di sofferenza, sia per la morte messa in scena di Superman, sia per quella vera della figlia del regista, che in qualche modo traspare malgrado gli eccessi degli effetti speciali. Ben Affleck è un Batman non solo perplesso, ma proprio assente, forse per quel che ha combinato a Superman nel film precedente, forse per il disastro del suo ultimo film da regista, ma a parte qualche buona battuta trashiona con Aquaman, “Ho sentito che parli ai pesci” o qualche risposta piccata alle osservazioni sul suo vestito da pipistrello, “Non sono io quello che gira col forcone”, non si va. Henry Cavill come Superman ha un ruolo davvero minore, e ha poco tempo per riprendersi tra gli sguardi di Amy Adams, Lois Lane, e quelli di Diane Lane, la mamma.
Per fortuna che Gal Gadot come Wonder Woman ruba la scena prepotentemente a tutti, forte del successo del film precedente e della freschezza del suo personaggio. E’ piuttosto riuscito anche Jason Momoa come Aquaman, coatto e barbuto, “un incrocio tra Michael Phelps e la costola di Oakland degli Hells Angels” qualcuno ha scritto. Momoa, anche se dovrebbe essere innamorato della Mera di Amber Heard, rivela quello che tutti pensiamo di Gal Gadot in una delle scene più divertenti del film. Del resto siamo tutti innamorati di Wonder Woman. Aquaman e Wonder Woman sono anche quelli che se la vedono più di tutti col cattivo del film, certo Steppenwolf, un caprone gigante digitale con tanto di corna e voce di Ciaran Hinds ritornato sulla terra dopo 5000 anni assieme a una banda di insetti mostruosi per eliminare tutta l’umanità.
Te pareva... Su Canale Nove alle 21, 25 passa anche un altro action, “Con Air” di Simon West con Nicolas Cage, John Cusack, John Malkovich, Steve Buscemi, Rachel Ticotin, mentre Tv2000 alle 21, 30 presenta il kolossal di Steven Spielberg “Lincoln” con Daniel Day-Lewis, Joseph Gordon-Levitt, Tommy Lee Jones, Jared Harris, James Spader. Passiamo alla seconda serata con un secondo film di e con Edoardo Leo, “Che vuoi che sia” con Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Marina Massironi, Massimo Wertmüller, Cine 34 alle 23, 25. Delizioso e visto solo quando uscì il fantasy coi vecchietti che scoprono una sorta di fonte della giovinezza “Cocoon” di Ron Howard con Don Ameche, Hume Cronyn, Tahnee Welch, Tyrone Power jr., Wilford Brimley, Brian Dennehy, La7 alle 23, 25.
Un cast meraviglioso. Ci sono anche Gwen Verdon (che prese il ruolo di Joan Bennett), Linda Harrison, che interpreta la figlia di Wilford Brimley, di soli 11 anni più vecchio di lei. Vinse due Oscar, uno per gli effetti speciali e uno per Don Ameche. Attenzione. Leggo sul sito IMDB che il film, alla data 16 febbraio 2024, era dato come perduto. Nessuno lo aveva più visto da allora, mai passato in streaming. Meglio registrarlo. Anche se in italiano. Rai Movie alle 23, 30 passa “C’è tempo” di Walter Veltroni con Stefano Fresi, Giovanni Fuoco, Simona Molinari, Francesca Zezza, Jean-Pierre Léaud. Più interessante il documentario di Michael Moore “Fahrenheit 11/9”, La7 alle 23, 30. Il 9 novembre del 2016 è il giorno dell’elezione a presidente di Donald Trump.
Su Italia 1 alle 23, 45 trovate uno dei più personali film di Zack Snyder, “Watchmen” con Malin Akerman, Jackie Earle Haley, Carla Gugino, Jeffrey Dean Morgan, Matthew Goode. Da rivedere attentamente. Anche se preferisco di gran lunga la serie. Molto più audace e politica. Iris all’1, 20 propone “Nina”, ultimo film diretto da Vincent Minnelli, che lo girò interamente a Roma con Ingrid Bergman, sua figlia Liza, Charles Boyer, Spyros Focas, che scopro che è morto in Grecia nel novembre del 2023 in piena miseria, Tina Aumont, Fernando Rey, Isabella Rossellini, Amedeo Nazzari. Minnelli non aveva il final cut del film, che non venne montato come lui voleva, lungo tre ore. Martin Scorsese lo aiutò nella battaglia contro la AIP che produceva il film.
Rai Movie all’1, 30 propone “Ieri, oggi e domani” di Vittorio De Sica con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Tina Pica, Giovanni Ridolfi. Ma è possibile che si vedano a ore così tarde questi film? Su 7Gold all’1, 30 passa “Death Game” di Peter S. Traynor con Sondra Locke e Colleen Camp che imboccano nella casa di Seymour Cassel e lo massacrano. Ne girerà un remake Eli Roth qualche anno fa, “Knock Knock” con Ana De Armas e Lorenza Izzo.
Ma passano a ore impossibili anche stracultoni come “Delitto al ristorante cinese” di Bruno Corbucci con Tomas Milian, Bombolo, Enzo Cannavale, Gegia, Valeria D'Obici, Olimpia Di Nardo, Cine 34 all’1, 40, “La setta” di Michele Soavi con Kelly Curtis, Herbert Lom, Mariangela Giordano, Tomas Arana, Rete 4 alle 3, un film assolutamente da registrare, “Il mucchio selvaggio” di Sam Peckinpah con William Holden, Ernest Borgnine, Ben Johnson, Jamie Sanchez, Iris alle 3. Chiudo con “Indio 2 – La rivolta” di Antonio Margheriti con Marvelous Marvin Hagler, Frank Cuervo, Dirk Galuba, Maurizio Fardo, Jacqueline Carol, Rai Movie alle 5.