I DOLORI MAGGIORI SI DANNO CON I MINORI - A MILANO UNA DONNA È FUGGITA IN GERMANIA CON LA FIGLIA DI DUE ANNI, CHE È DIVENTATA VITTIMA DELLA GUERRA IN FAMIGLIA - LA PICCOLA È STATA SOTTRATTA IL 24 GENNAIO DAL PADRE, A CUI LA COMPAGNA HA MANDATO UN MESSAGGIO GLACIALE: "ORA CONTATTI SOLO TRA AVVOCATI" - FALLITO IL TENTATIVO DI UN ACCORDO LEGALE...

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Gianni Santucci per www.corriere.it

 

bimba rapita dalla madre 4

Alle 20.40 del 24 gennaio scorso, un uomo rientra in casa dal lavoro e scopre che sua figlia, meno di due anni, e la sua compagna, madre dalla bambina, non ci sono più. Mancano un trolley e alcuni indumenti.

 

L’uomo cerca tra i documenti, ma il passaporto della piccola non c’è più. Per due volte durante la giornata, intorno alle 14, e di nuovo poco dopo le 18, si è scambiato messaggi in chat con la compagna.

 

Chiedeva se la bambina dormisse e se a casa andasse tutto bene. In entrambi i casi la donna ha risposto che era tutto tranquillo e che la figlia dormiva. Poco dopo le 21 però, al rientro, non trovandole nell’appartamento, l’uomo invia nuovi messaggi, stavolta con inquietudine.

 

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La risposta arriva poco prima delle 23: la donna (cittadina tedesca che da anni vive in Italia col compagno) gli comunica che la bambina è nella sua abitazione in Germania, e che da quel momento gli unici contatti dovranno avvenire attraverso i rispettivi avvocati.

 

Poco prima della mezzanotte della stessa sera, il padre è seduto davanti ai carabinieri del comando provinciale di via Moscova e firma una deposizione con una denuncia per «sottrazione internazionale di minore».

 

La battaglia giudiziaria

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Storia complessa di una convivenza finita pochi mesi dopo la nascita della bambina; approdata in seguito al rientro in casa della madre e al tentativo di un accordo legale per definire tempi e modi per la gestione della figlia da parte di entrambi i genitori, una sorta di definizione anticipata fuori da un Tribunale (davanti al quale sarebbe stata comunque da ratificare) per assicurare una crescita tranquilla alla piccola.

 

La «fuga» in Germania è avvenuta proprio dopo che il padre, assistito dall’avvocato Gennaro Colangelo, aveva ricevuto un testo scritto dal legale della madre per la definizione dell’accordo (che secondo il legale l’uomo avrebbe accettato).

 

carabinieri a milano

Non è una storia inedita, di casi del genere nei Tribunali italiani ce ne sono molti, ma che vale la pena raccontare proprio per la ripetitività della situazione, e per il calvario umano e giudiziario che poi si apre in questi casi.

 

Il reato

La «sottrazione internazionale di minore» è infatti un reato che avviene quando un bambino (sotto i 16 anni di età) che ha la residenza abituale in uno Stato, viene portato in un altro Paese senza il consenso dell’altro genitore che ha la patria potestà.

 

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In questo caso la bambina, nata in Germania, ha doppia cittadinanza, ma il suo luogo di residenza abituale è sempre stato il Comune alle porte di Milano in cui ha vissuto prima con entrambi i genitori, poi per alcuni mesi solo con il padre (che ha sempre lasciato alla mamma la possibilità di vedere la bambina).

 

Sulla vicenda (per quanto se ne possa avere conoscenza fino a oggi), agli atti esistono soltanto un altro paio di esposti, firmati sempre dal padre, nei quali l’uomo racconta della difficile convivenza con la compagna dal momento in cui la donna era tornata in casa con lui e la figlia, dopo aver cambiato residenza per alcuni mesi nei quali (sempre stando agli esposti) chiedeva di poter portare con sé la bambina, ipotesi alla quale il padre si è sempre opposto ritenendo di non avere sufficienti garanzie.