DOPO 2 ANNI E 8 MESI, SI È CELEBRATA L’UDIENZA PRELIMINARE PER LA TRAGEDIA DELLA FUNIVIA DEL MOTTARONE, IN CUI SONO MORTE 14 PERSONE - SI DOVRÀ DECIDERE SE RINVIARE A GIUDIZIO LUIGI NERINI, TITOLARE DI "FERROVIE DEL MOTTARONE", ENRICO PEROCCHIO E GABRIELE TADINI, DIRETTORE D'ESERCIZIO E CAPO SERVIZIO DELL'IMPIANTO, I VERTICI DELLA LEITNER, L'AZIENDA CHE SI OCCUPAVA DELLA MANUTENZIONE (CHE HA STACCATO ASSEGNI A SEI ZERI PER RISARCIRE LE FAMIGLIE DELLE VITTIME) – L’UNICO CHE ANCORA NON HA RICEVUTO I SOLDI È IL PICCOLO EITAN, UNICO SOPRAVVISSUTO ALL’INCIDENTE...
-Estratto dell’articolo di Claudia Guasco per “Il Messaggero”
L'ultima immagine della vita felice di Eitan è uno scatto di spalle, così piccolo che non arriva nemmeno al finestrino della funivia del Mottarone. È il 23 maggio 2021, una bella domenica di sole a Stresa e lui è a bordo della cabina numero 3, quella che pochi minuti dopo si schianterà contro un pilone e precipiterà per venti metri nel bosco per effetto della fune traente spezzata e del freno di emergenza disattivato. Muoiono 14 persone e il bambino, che oggi ha 8 anni, è l'unico sopravvissuto.
«Ora entrambe le famiglie sono con lui e questo è ciò che è importante, perché Eitan ha già perso abbastanza», afferma il nonno materno Shmuel Peleg. Nei mesi successivi al disastro, Peleg e la moglie Ester rapirono il bambino affidato alla zia Aya Biran e al marito Or Nirko. Adesso, per tutti, ciò che conta è che il piccolo cresca felice, forte e circondato dall'amore.
«Dobbiamo fare quello che è meglio per Eitan, non per qualcuno delle famiglie. Le famiglie devono stargli vicino insieme», ripete il nonno che ieri si è presentato a Verbania all'udienza preliminare in cui si deciderà del rinvio a giudizio di Luigi Nerini, titolare della Ferrovie del Mottarone, di Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, allora rispettivamente direttore d'esercizio e capo servizio dell'impianto, dei vertici della Leitner, l'azienda che si occupava della manutenzione dell'impianto, oltre che della stessa società e di quella proprietaria della funivia.
Undici le richieste di costituzione di parte civile, un elenco che in questi mesi si è notevolmente sfoltito poiché la Leitner ha chiuso le trattative risarcitorie. Ha staccato assegni a sei zeri per 76 posizioni e un ammontare definito dal gruppo altoatesino «estremamente rilevante e superiore a quanto già ottenuto dagli stessi in via assicurativa». […]
Chi non è ancora stato risarcito è Eitan, la cui posizione è aperta poiché «c'è un giudice tutelare che deve vagliare gli accordi e approvarli, ma credo e confido che vengano definiti a breve», si augura Corti. E una volta chiusi, l'intenzione è di uscire dal processo. «Per il bene di Eitan», è il sentimento concorde della famiglia. […]
Nello schianto Eitan ha perso il papà Amit Biran, 30 anni, la mamma Tal Peleg, 26 anni, il fratellino Tom di 2 anni e i bisnonni in viaggio in Italia. Appena uscito dall'ospedale, il 10 giugno 2021 è stato accolto a Travacò Siccomario, nel pavese, a casa della zia Aya e delle cuginette, con le quali frequentava la scuola delle suore Canossiane di Pavia.
Il cammino di rinascita è stato duro: «Gli lasciavo i miei occhiali quando andavo in bagno per fargli capire che sarei tornata», raccontava la zia. Poi l'esacerbarsi dei rapporti con i Peleg e il rapimento del nipotino portato in Israele. Ma adesso, assicura il nonno Shmuel, «entrambe le famiglie sono con lui. Voglio essere presente, tornerò al Mottarone e dopo staro a Pavia. Abbiamo preso un posto qua, per stare vicini a Eitan». […]