Michele Bocci per “la Repubblica”

 

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Il governo accelera sulla quarta dose agli anziani. Oggi Aifa si riunisce per dare una risposta al ministero alla Salute, che vuole sapere se partire con la nuova somministrazione dopo il booster e quali categorie di persone coinvolgere. L'altra settimana Roberto Speranza, presentando il decreto legge sul rilascio delle misure anti Covid (non ancora uscito in Gazzetta ufficiale), aveva parlato di una valutazione in corso sulla «estensione della quarta dose per le fasce generazionali più avanzate».

 

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Fino ad ora però non erano stati fatti passi formali, perché gli esperti non erano stati coinvolti. Con l'ingresso nella partita dell'agenzia regolatoria, in un periodo nel quale i casi sono di nuovo in aumento, le cose cambiano. Aifa ha sempre avallato le richieste dell'esecutivo, con rarissime eccezioni, e c'è da aspettarsi che anche questa volta si arriverà a un via libera, i dettagli del quale si capiranno nel giro di qualche giorno. Sulla somministrazione della quarta dose però non c'è unanimità tra gli esperti.

vaccino 1

 

Tutti sono d'accordo sul fatto che venga fatta a chi ha problemi del sistema immunitario, come avviene già da alcune settimane anche nel nostro Paese. Sull'allargamento invece qualcuno ha dubbi, anche perché non ci sono studi scientifici randomizzati che ne dimostrino l'utilità nell'evitare infezione e malattia ma solo dati sull'aumento degli anticorpi nei vaccinati. Tra i fortemente favorevoli alla quarta dose agli anziani, magari dai 75 anni in su, è il consigliere del ministro Speranza Walter Ricciardi, che ha più volte sostenuto come sia arrivato il momento di proteggere le persone fragili per motivi di età: «Bisogna partire prima possibile».

vaccino 2

 

Sul fronte opposto c'è, ad esempio, l'infettivologo di Genova Matteo Bassetti: «Con questo vaccino non ha senso fare la quarta dose, dovrebbe essere modificato per eventuali nuove varianti. Se il ministero pensa di spingere sulla quarta dose agli over 75 sappia che la comunità scientifica è contro. Non basta che una persona sia anziana perché necessiti adesso di una quarta dose, deve essere fragile per problemi al sistema immunitario. E chi è in questa situazione è già stato coinvolto nella campagna».

LA QUARTA DOSE - VIGNETTA BY BUCCHI

 

Secondo Bassetti c'è anche un rischio. «Se facciamo le quarte dosi adesso, va a finire che saremo obbligati alle quinte, con un vaccino diverso, a settembre, quando potrebbero arrivare nuove varianti». Bassetti dice di essere più preoccupato, piuttosto, dal fatto che molte persone («circa 10 milioni ») non hanno fatto ancora la terza dose. In Italia gli ultra settantenni sono un po' più di 9 milioni.

 

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Secondo Giovanni Sebastiani dell'Istituto "M. Picone" del Cnr circa la metà degli di over 80 ha ricevuto la terza dose da meno di quattro mesi e la percentuale sale all'80% tra i settantenni. Sebastiani suggerisce così di «valutare il periodo di tempo massimo in cui la terza dose garantisce un'alta protezione dalle forme gravi della malattia e dalla morte nelle fasce d'età considerate».