DA DOVE ARRIVA LA TEORIA DELLA “SOSTITUZIONE ETNICA” EVOCATA MALDESTRAMENTE DA LOLLOBRIGIDA? LA STRAMPALATA TESI SUL CAPOVOLGIMENTO DEGLI EQUILIBRI ETNICI PER EFFETTO DELLE MASSICCE ONDATE MIGRATORIE (NOTO ANCHE COME “PIANO KALERGI”) HA LE SUE RADICI NELL'AMERICA RAZZISTA DEL DOPOGUERRA. E SI È DIFFUSA NEGLI ANNI ’70 TRA I SUPREMATISTI BIANCHI GRAZIE AL ROMANZI DISTOPICO “IL CAMPO DEI SANTI” – PRIMA DI APRIRE BOCCA, AL COGNATO D'ITALIA SAREBBE BASTATO ANDARE SUL SITO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, DOVE...

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Estratto dell'articolo di Mauro Favale per “la Repubblica”

 

francesco lollobrigida

È il cavallo di battaglia dei suprematisti bianchi, un filo rosso che lega 11 anni di stragi di estrema destra, da quella di Utoya, in Norvegia, nel 2011, 77 morti, a quella di Buffalo, stato di New York, nel 2022, 10 afroamericani uccisi. Si ritrova nelle motivazioni di chi ha aperto il fuoco nella Sinagoga di Pittsburgh (2018) e in quella di San Diego (2019), in un centro commerciale di El Paso (2019) e in una moschea di Christchurch, in Nuova Zelanda (2019).

 

Centinaia di vittime sacrificate in nome, anche, della “grande sostituzione etnica”, una delle teorie cospirazioniste che più di altre negli ultimi dieci anni è uscita dai circoli ristretti dei complottisti per arrivare ad essere una bandiera sventolata nei comizi dei politici dell’estrema destra mondiale.

 

[…]

 

IL SALUTO NAZISTA DI ANDERS BREIVIK 1

Il primo ministro ungherese Viktor Orbàn ne parla spesso, scagliandosi contro il “miscuglio di razze”. Normale, a questo punto, che se ne trovi traccia anche nei discorsi dei politici di casa nostra che, tra Lega e FdI, ne hanno ampiamente fatto ricorso negli ultimi anni.

 

Prima delle frasi di ieri, pronunciate dal ministro Francesco Lollobrigida davanti a una platea di sindacalisti, era stata Giorgia Meloni, nel 2016, a evocarla contro le politiche migratorie del governo Renzi, contribuendo a sdoganarla anche a queste latitudini.

 

il romanzo distopico Il campo dei santi di Jean Raspail

[…]

 

Pur non fondandosi su alcuna base scientifica, infatti, il complotto della “sostituzione etnica” (declinato anche come “Piano Kalergi”) parla alla pancia di un elettorato confuso, toccando corde emotive che si basano sulla messa in discussione della sopravvivenza stessa della razza bianca. Le origini, come spesso accade per i complottismi, non sono chiarissime.

 

Accenni si trovano già nell’America razzista del secondo dopoguerra. A darle risalto è un romanzo distopico degli anni ‘70 “Il campo dei santi” del francese Jean Raspail (pubblicato in Italia dalla casa editrice del terrorista neofascista Franco Freda) che diffonde sotto forma di fiction le tesi di chi parla di un annientamento delle popolazioni europee sostituite da immigrati arrivati dall’Africa o dall’Asia. Negli ultimi anni, diventa un argomento di studio specie in Francia, dove una serie di saggi scritti da intellettuali di estrema destra propongono la teoria al grande pubblico, rilanciandola nel dibattito politico.

 

KALERGI

In parallelo si muove la propaganda legata al cosiddetto “Piano Kalergi”, tesi secondo la quale dietro l’immigrazione ci sarebbe un complotto organizzato dalle élite europee. L’altra faccia della “grande sostituzione”, questa volta in salsa antisemita, perché — come spesso accade — il riferimento alle élite europee gioca a puntare il dito contro gli ebrei.

 

La sostanza è un’accozzaglia di luoghi comuni inventati nella metà degli anni Zero dal neonazista e negazionista austriaco Gerd Honsik che però, come si vede, hanno avuto un seguito.

 

breivik

[…]  per rendersi conto di ciò che si parla, basterebbe andare sul sito della presidenza del Consiglio dove alla voce “pregiudizi antisemiti”, si citano Piano Kalergi e “grande sostituzione”. «La teoria — si legge — è un mito neonazista: in ultima analisi gli ebrei vengono indicati come i veri colpevoli».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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