DOVE SONO LE FEMMINISTE CHE L'8 MARZO PROTESTAVANO CONTRO IL "GENOCIDIO" A GAZA? QUALCUNO LE AVVISI CHE IN AFGHANISTAN I TALEBANI HANNO INTRODOTTO UNA LEGGE CHE VIETA ALLE DONNE DI CANTARE, RECITARE O LEGGERE AD ALTA VOCE IN PUBBLICO - EPPURE NON SI SONO SENTITI GLI STREPITI DELLE VARIE ASSOCIAZIONI CHE CI SBOMBALLANO CON I DIRITTI NEGATI ALLE DONE DAL PATRIARCATO IN ITALIA E CHE ALLA FESTA DELLA DONNA, INVECE CHE CONDANNARE I TERRORISTI ISLAMICI DI HAMAS, CHE LE VORREBBERO TUTTE IN BURQA, SBANDIERAVANO LE BANDIERE PALESTINESI...
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Estratto dell’articolo di Gian Micalessin per “il Giornale”
A tre anni dal ritorno al potere dei talebani le donne afghane devono rassegnarsi a perdere non solo i diritti, ma anche la voce. In base ad una legge promulgata dall’emirato la voce femminile va considerata «intima» e non deve quindi venir usata per cantare, recitare o leggere ad alta voce in pubblico. Il provvedimento rientra nelle nuove normative varate per «combattere il vizio e promuovere la virtù» sottoscritte da Mawlawi Hibatullah Akhundzada, Guida Suprema dell'Emirato islamico dell’Afghanistan.
[…] Nel ventennio in cui i talebani sono stati tenuti lontani dal potere le donne hanno imparato a recitare, cantare, parlare in pubblico e persino a confrontarsi in Parlamento. Quella rivoluzione culturale ha seriamente compromesso la tradizione che - ben prima dei talebani- vedeva le donne mute, emarginate e segregate. Per imporre un ritorno al passato i talebani devono inevitabilmente togliere al sesso femminile ogni capacità espressiva e comunicativa. […]
L’asserita «intimità» della voce femminile è lo strumento per impedire a qualsiasi donna di assumere posizioni pubbliche o esibirsi nel campo dell’arte o dell’educazione. La nuova norma rende di fatto impossibile un ritorno delle donne alla politica, all’arte o all’insegnamento. […]
Ma il ritorno alle rigide regole del primo emirato è definito anche dall’articolo 17 che vietando la pubblicazione di immagini di esseri viventi segna la fine di qualsiasi attività informativa. L'articolo 19 vieta invece la riproduzione di musica, il trasporto di viaggiatrici sole e - come già l’articolo 13 - la mescolanza di uomini e donne non imparentati tra loro.
A vigilare sulle norme è chiamato il «Ministero per la promozione della virtù e l’eliminazione del vizio» reinsediato dai talebani nel settembre 2021 subito dopo il ritorno al potere. Secondo il sito del ministero la promozione della virtù include la preghiera e il rigoroso allineamento ai precetti islamici. «Inshallah vi assicuriamo - dichiara il portavoce del ministero - che la legge islamica sarà di grande aiuto nella promozione della virtù e nell’eliminazione del vizio».