DUE SANZIONI, DUE MISURE – IL JET SET DEGLI OLIGARCHI RUSSI IN AMERICA ESCE INDENNE DALLA SCURE DELLE SANZIONI – SI TRATTA DI MILIARDARI CON IMMENSE FORTUNE PARCHEGGIATE NEGLI STATES, CON DOPPIA CITTADINANZA E UNO STILE DI VITA PIENO DI LUSSI. EPPURE, BASTEREBBE COLPIRLI AL PORTAFOGLIO PER TRASFORMARLI IN ATTIVISTI ANTI-GUERRA…
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(ANSA) - La scure delle sanzioni americane si abbatte su Vladimir Putin e la sua cerchia ristretta di collaboratori.
Ma, secondo i critici, non colpisce il jet set degli ultraricchi russi, quegli oligarchi uomini del presidente con immense fortune parcheggiate all'estero.
Se la Gran Bretagna e Londra sono emerse negli anni come il porto preferito dei paperoni di Mosca, Miami e New York non sono molto da meno, così come le università americane dove molti dei figli degli oligarchi russi studiano.
Diversi osservatori americani ritengono che per far veramente male a Putin sarebbe necessario non tanto imporre sanzioni finanziarie agli oligarchi, ma strappare la doppia cittadinanza e lo stile di vita fastoso a cui sono abituati con le loro famiglie e spiegare che è colpa di Putin.
Seguendo strada, è la convinzione, anche gli oligarchi potrebbero trasformarsi in attivisti anti guerra. Il Washington Post fa il caso dell'uomo simbolo, Roman Abramovich, proprietario della squadra di calcio del Chelsea, di uno yacht con eliporto e piscina, di una casa da 200 milioni di dollari a pochi passi da Kensington Palace e di altre proprietà ai Caraibi e negli Stati Uniti. Abramovich era nella lista dei target di sanzioni proposta lo scorso anno da Alexei Navalny.